Perseguita il vicino di casa: la condanna per stalking

È stato condannato per aver perseguitato il vicino di casa fino a pubblicare il suo numero di cellulare su una chat di incontri per gay.

Per questo motivo un uomo, un 50 enne di Teramo, è stato condannato a 9 mesi dalla giudice Claudia Di Valerio. L’uomo, oltre che di atti persecutori, era imputato anche per sostituzione di persona: secondo le ricostruzioni della Procura, l’imputato si sarebbe infatti sostituito alla parte offesa per pubblicare un annuncio corredato da un numero di telefono su alcuni siti di incontri, tra cui un sito dedicato agli incontri omosessuali.

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Un uomo di 50 anni di Teramo è stato condannato per stalking a causa di alcune reiterate condotte di molestia – abruzzo.cityrumors.it

L’uomo, residente sulla costa teramana, è stato condannato anche al pagamento di duemila euro a titolo di risarcimento dei danni alla parte offesa, rappresentata dall’avvocato Monica Passamonti. Secondo l’accusa, infatti, avrebbe perseguitato il suo vicino di casa per motivi di gelosia dopo uno scambio di battute tra lui e la moglie.

Il reato di atti persecutori o stalking

Ricordiamo che in Italia il reato di atti persecutori, o stalking, è disciplinato dall’art. 612 del codice penale, che riguarda la condotta di colui che pone in essere una condotta reiteratamente molesta o vessatoria ai danni della vittima. Il reato si realizza pertanto con i comportamenti di minaccia o molestia, anche se ciò non è sufficiente: il codice penale prevede infatti che le condotte siano ripetute nel tempo, perché è solamente la reiterazione dei comportamenti di minaccia o molestia da parte dello stalker ad essere idonea a realizzare l’effetto richiesto dalla norma.

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Come funziona il reato di stalking in Italia – abruzzo.cityrumors.it

Il reato di stalking si configura dunque se, per effetto dei comportamenti di cui sopra, la vittima è costretta a vivere in una condizione perenne di turbamento emotivo o deve cambiare il proprio stile di vita.

In Italia il reato di stalking è punito con una pena tra 6 mesi e 5 anni. È previsto poi un ulteriore aumento di pena se gli atti persecutori sono posti in essere dal coniuge o dall’ex coniuge della vittima, così come nel caso in cui a commettere il reato di stalking sia stato un soggetto che abbia, o abbia avuto, con la vittima, una relazione sentimentale o affettiva.

In questi casi il reato di stalking diventa oggettivamente più grave, dal momento che è commesso da un soggetto da cui la vittima si sarebbe aspettata di ricevere protezione e rispetto, e non certo minacce e molestie.

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