Martinsicuro, Giovanni Amodio torna a casa: una targa per il simbolo della marineria abruzzese FOTO VIDEO

Martinsicuro. Un simbolo per tutta la marineria abruzzese. Un modo fatto di passione, sacrifici e tanti rischi. Giovanni  Amodio, il pescatore di Martinsicuro rimasto in acqua 40 ore dopo essersi ribaltato con la sua imbarcazione al largo del litorale truentino, è tornato a casa.

 

Un momento di emozione, nel tornare tra la sua gente, le sue cose e poter riabbracciare il figlio. Una piccola-grande testimonianza di quella che è la tenacia della gente di mare. Esemplificata questa mattina dall’assessore regionale alla pesca, Dino Pepe, che ha fatto visita al marittimo truentino facendogli dono di una targa.

Un momento di grande vicinanza delle istituzioni a chi ha lottato, in maniera strenua per salvarsi. Assieme all’assessore Dino Pepe, erano presenti il sindaco di Martinsicuro, Massimo Vagnoni, e Claudio Bernetti, comandante della guardia costiera di Giulianova che ha raccontato alcuni passaggi delle lunghe ricerche in mare del disperso.

Giovanni Amodio, uscito dall’ospedale, è tornato nel frattempo alla vita di tutti i giorni. Ma guarda anche al futuro: ossia alla volontà di tornare presto in mare. Già domani sarà al porto di Giulianova, come racconta lui stesso, per verificare le condizioni del San Gabriele: l’imbarcazione che era in pratica il suo principale strumento di lavoro.

 

 

 

 

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