Martinsicuro, 17 giorni di attesa per il tampone dopo il decesso della madre per Covid

Martinsicuro. “Ho atteso 17 giorni per un tampone. Spero soltanto di non dover attendere lo stesso periodo per conoscerne l’esito”.

 

Nel composito scenario dell’emergenza Covid19 capita di raccontare una vicenda, che forse non è la sola, che arriva da Martinsicuro e che dimostra, forse ancora una volta, che il meccanismo di controllo e screening del contagio, non è ancora perfettamente oliato. Di questioni legate ai ritardi nel tamponi, ne sono piene le cronache. Ma la cosa nel caso di specie è diversa. L’uomo, che vive a Martinsicuro, è in quarantena dallo scorso 6 di aprile dopo che la madre convivente, ha contratto il virus.

 

E’ finita in ospedale ad Atri dove è deceduta il giorno di Pasqua. Un epilogo luttuoso, amplificato anche dal fatto di non poter dare l’ultimo saluto alla madre.

 

Nel frattempo, l’uomo, 50 anni, da quando è in quarantena, ha ricevuto un paio di telefonate dalla Asl, relativamente alla verifica dei sintomi (che non ha mai manifestato) e ha richiesto a più riprese, anche attraverso il medico di famiglia, un tampone. Che in linea teorica doveva essere un passaggio quasi scontato e rapido, visto il decesso della madre convivente affetta dal virus (“anche per mia madre”, racconta, “dopo un’influenza, farla ricoverare si è rivelata un’operazione laboriosa”), ma non è stato così. I tempi si sono allungati. Soltanto ieri, quando i fatidici 14 giorni della quarantena erano già trascorsi trascorsi, la Asl ha effettuato a domicilio il tampone sull’uomo. “ Ora mi auguro di non dover attendere chissà quando tempo per sapere l’esito”, aggiunge. “ Anche perché vorrei conoscere la situazione prima di riprendere il lavoro”. Una considerazione che non è certo una semplice battuta, visto che una parente dell’uomo ha fatto due tamponi, senza riuscire a capire se fosse negativa e ora ne è stato fatto un terzo.

 

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