Le segreterie di FILCTEM CGIL, UILTEC UIL e UGL di Teramo, in ordine alla posizione espressa dalla Direzione IMR Industrialesud SpA, ritengono di dover precisare che “le organizzazioni sindacali di FILCTEM UILTEC e UGL non hanno mai parlato di crisi aziendale e men che meno di procedure di ristrutturazione (impropriamente definite mobilità sugli organi di stampa), semmai hanno posto il problema, tutt’ora da chiarire, del posizionamento strategico del sito di Teramo all’interno del gruppo IMR, in ragione di recenti acquisizioni di aziende metalmeccaniche da riconvertire nelle lavorazioni per interni auto”.
E ancora: “L’iniziativa sindacale di istituire un tavolo istituzionale in Regione Abruzzo ha lo scopo di fare piena luce su quali sarebbero i piani di sviluppo (investimenti?) sul sito di Teramo e su quale piano industriale la Direzione IMR intende confrontarsi con le rappresentanze sindacali. La nostra iniziativa si basa sul fatto che i piani industriali dei siti di recente acquisizione sono stati finanziati anche con intervento pubblico (ex Ministero dello Sviluppo Economico) e che le conseguenti riconversioni produttive in molti casi prevedono le stesse lavorazioni che si svolgono nel reparto “Boutique” (pelletterie per interni auto) del sito di Teramo. Le relazioni industriali, gestite e svolte finora all’interno della regolamentazione dalla contrattazione collettiva, hanno dovuto necessariamente subire un salto di qualità per il fatto che non è stato rispettato un accordo sottoscritto in data 13 luglio 2022 sulla stabilizzazione dei precari (30 unità su 140) e sull’istituzione di un contratto integrativo aziendale”.