I metalmeccanici mettono a disposizione “il microfono” alla stampa teramana. L’iniziativa

Teramo. Il microfono dei metalmeccanici a disposizione della stampa teramana. In occasione dello sciopero del settore, in programma giovedì 5 novembre (in provincia di Teramo le ore di sciopero proclamate sono 8), ci sarà anche un momento dedicato alla stampa.

 

A comunicarlo sono i segretari provinciali Marco Boccanera (Fim Cisl) e Mirco D’Ignazio (Fiom Cgil). “In questi anni abbiamo apprezzato la vicinanza, umana prima ancora che professionale, che le operatrici e gli operatori della stampa locale hanno dimostrato nei confronti delle storie del mondo metalmeccanico teramano”, si legge in una nota. “Decine sono stati i momenti che hanno avuto una voce ed un risalto esterno grazie al racconto di chi, ogni giorno, si occupa di raccontare il territorio, cogliendone le sfumature.

 

Un risalto che è stato un punto di forza nelle tante, troppe, vertenze: dalla Veco di Martinsicuro alla Selta di Tortoreto, dall’ATR di Colonnella alla Betafence, solo per citare le più significative. Un risalto che ha aiutato lavoratrici e lavoratori coinvolti a cercare una soluzione diversa dalla certezza della perdita del posto di lavoro. Un risalto che temiamo continuerà a servire anche nell’immediato futuro: troppi sono i segnali che cogliamo rispetto ad una situazione che rischia di aggravarsi in maniera irreversibile. Per questa ragione abbiamo indetto per il prossimo 5 novembre uno sciopero provinciale di 8 ore, con un manifestazione in piazza Martiri della Libertà a Teramo nella quale saranno testimoniate le troppe difficoltà che stanno investendo il settore metalmeccanico teramano e da cui verrà chiesto un reale e concreto cambio di passo alla politica locale affinché le crisi non generino un deserto economico e sociale.

 

E il 5 novembre il microfono della piazza metalmeccanica sarà a disposizione di chi, per la stampa locale, volesse rappresentare la propria condizione di difficoltà a partire dalle giornaliste e dai giornalisti della redazione teramana de Il Centro. Redazione che rischia un’inaccettabile chiusura per chi vi lavora e per chi, quotidianamente, grazie a quel lavoro si informa. Per una volta, simbolicamente, quella voce che abbiamo sempre avuto da chi fa dell’informazione molto più che un lavoro, la daremo a chi deve difendere i propri diritti, racchiusi nel diritto di un territorio di essere raccontato in maniera autorevole ed efficace in tutta la sua complessità”.

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