Ci sarebbe un duplice movente per l’omicidio di Renata Rapposelli. Li individua il gip di Ancona nelle 55 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, a carico di Simone e Giuseppe Santoleri, rispettivamente figlio ed ex marito di Renata Rapposelli, arrestati ieri, in relazione alla morte della donna, con l’accusa di concorso in omicidio volontario e sottrazione di cadavere.
Non vi sarebbero solo questioni economiche, “esplose nel mese di giugno 2017, momento in cui sulla pensione di Santoleri è stata applicata una trattenuta di 200 euro a favore di Rapposelli Renata” e relative anche a tremila euro di arretrati, scrive il gip nell’ordinanza, ma anche, e in primo luogo, “l’astio nutrito da Simone nei confronti della madre, con radici remote, da far risalire all’età adolescente”.
Aspetti di cui è stato lo stesso Simone a parlare, nel corso di diverse trasmissioni televisive, e che si sarebbero “vicendevolmente catalizzate fino a ‘scoppiare’ proprio il giorno della visita della Rapposelli a Giulianova”.
Il gip di Ancona ha trasmesso gli atti al tribunale di Teramo per competenza territoriale.