Un uomo di 53 anni di Giulianova è finito in carcere nelle scorse ore per aver minacciato di tagliare la gola a moglie e figlia, e di dar fuoco a loro ed alla casa.
Una vicenda iniziata nel novembre scorso, quando l’uomo fu denunciato per maltrattamenti in famiglia. A dicembre il gip di Teramo, concordando con le indagini svolte dai carabinieri in merito alla vicenda, emise un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da moglie e figlia, nonché alla loro abitazione. L’uomo però, secondo le indagini, non si arrese e continuò a minacciare la consorte, violando ripetutamente il divieto impostogli.
Il 15 febbraio scorso, nel pomeriggio, per ben due volte si è presentato all’abitazione della moglie minacciandola di morte e tentando di sfondare la porta d’ingresso di casa. La pervicacia dell’uomo fu tale da recarsi la seconda volta addirittura subito dopo essere stato condotto in caserma poche ore prima. Ieri mattina il problema, sempre secondo la ricostruzione fornita, si è ripresentato a casa con ennesimo intervento della pattuglia dell’Arma per fermare la violenza del 53enne, che è riuscito però ad allontanarsi poco prima dell’arrivo dei carabinieri, facendo perdere le sue tracce.
Questa mattina l’uomo è tornato a casa della moglie e della figlia minacciandole di morte, dicendo che avrebbe tagliato loro la gola e dato fuoco a loro e all’abitazione. Questa volta, grazie al tempestivo intervento della pattuglia del nucleo radiomobile di Giulianova, l’uomo è stato intercettato proprio sotto casa ed ha tentato di fuggire, venendo rincorso a piedi dai carabinieri e bloccato poi poco lontano. Per l’uomo, di nazionalità albanese, si sono quindi aperte le porte del carcere di Teramo, dopo le formalità di rito in caserma.