Due persone iscritte sul registro degli indagati per la morte di Mohamed.
Nelle scorse ore sono stati notificati gli avvisi di garanzia ad un bagnino ed al legale rappresentante dell’azienda che gestisce il salvamento a nuoto. I due devono rispondere dell’ipotesi di reato di omicidio colposo. Si tratta di un atto dovuto in questa fase, anche per consentire agli indagati la nomina di un consulente di parte nell’autopsia disposta dal sostituto procuratore Andrea De Feis, titolare delle indagini, sul corpo del 15enne marocchino.
Le indagini coordinate dalle procura di Teramo vogliono provare a stabilire se ci siano stati davvero ritardi nell’operazione di soccorso a Mohamed, poi deceduto. L’amico che insieme a lui era entrato in acqua, ha raccontato fin da subito di non essere stato creduto quando ha dato l’allarme.
Sia la guardia costiera che i carabinieri della compagnia di Giulianova stanno provando a ricostruire i fatti, avendo già ascoltato diverse testimonianze, per poi fare rapporto completo al magistrato inquirente.
Mohamed ed il suo amico Said erano partiti da Teramo lunedì scorso per raggiungere Giulianova e fare un bagno. Con un canottino, nonostante il mare mosso, sono entrati in acqua e sono andati presto in difficoltà. Said è riuscito a raggiungere la riva, Mohamed, purtroppo, non ce l’ha fatta.