Riunita dalla Provincia di Teramo, questa mattina, l’Assemblea dei sindaci ha votato all’unanimità un documento per far fronte insieme alla Fase 2 del Covid 19. La riunione, rispettando il distanziamento sociale, si è svolta grazie alla collaborazione del Comune di Teramo, al Parco della Scienza.
Il documento proposto dalla Provincia e integrato dopo il confronto in aula con una serie di punti programmatici ritenuta prioritaria, propone un approccio di metodo rispetto alle tante e drammatiche conseguenze socio economiche del lockdown e della crisi sanitaria non ancora superata. La prima decisione, quella ritenuta strategica e che fa seguito alle numerose richieste delle parti sociali – incontrate dalla Provincia il 24 aprile scorso – è quella di affrontarle insieme utilizzando l’Assemblea dei Sindaci come luogo decisionale; costituendo gruppi di lavoro, monitorando le misure di Governo e Regione, programmando e progettando insieme delle proposte per il territorio.
“Dobbiamo giocare una partita nostra fermo restando la nostra totale adesione a quando già elaborato dall’Associazione dei Comuni e dall’Unione delle Province, in particolare sugli aspetti finanziari dei bilanci degli enti locali che a fronte delle minori entrate di tasse locali rischiano il collasso mentre i cittadini rischiano di rimanere senza servizi essenzial. Una partita costruttiva e propositiva, se serve anche rivendicativa; farlo insieme avrà un peso specifico molto diverso rispetto alle singole e legittime azioni che ogni ente locale può fare” commenta il presidente Diego Di Bonaventura che aggiunge: “senza sottovalutare il fatto che questa tragica vicenda ci pone di fronte a scelte nuove che dovranno essere coraggiose e innovative: il confronto ci aiuterà a fare scelte migliori guardando al futuro. Aspettiamo il nuovo Decreto ma è chiaro che abbiamo due obiettivi: nell’immediato non far chiudere le imprese che abbiamo e a medio termine produrre progetti specifici per accompagnare in maniera proattiva le inevitabili trasformazioni che ci saranno”.
Il documento proposto al voto è stato integrato con una serie di aspetti ritenuti prioritari che saranno affrontati nei tavoli di lavoro: risorse straordinarie per gli enti locali per l’abbattimento delle tasse locali; potenziamento dell’offerta sanitaria; protocollo unico sanitario; far partire la ricostruzione post sisma; la richiesta alla Regione di un percorso condiviso con i Comuni e la Provincia nella rimodulazione dei fondi Masterplan; difesa dei presidi economici con particolare riferimento alla crisi della Popolare di Bari; zona rossa, impresa e lavoro; poteri commissariali ai Sindaco come già chiesto dall’Anci; ascolto su tutte le problematiche riguardanti le modalità di ripresa delle lezioni per il nuovo anno scolastico.
Sarà costituita una cabina di regia, i sindaci coordineranno singoli gruppi di lavoro. Come illustrato all’inizio dal consigliere provinciale Lanfranco Cardinale, delegato dal presidente a seguire le iniziative della Fase 2: “La Provincia intende affiancare i sindaci con autorevoli esperti avvalendosi delle risorse istituzionali e professionali del territorio a partire dall’Università perché la nostra ambizione è quella di presentare progetti: serviranno finanziamenti per sostenere la ripresa e al di là delle misure di Regione e Governo vogliamo lavorare sulla prospettiva dopo aver individuato obiettivi precisi. Un nuovo Patto Territoriale, come quello che trent’anni fa fu promosso dalla Provincia, prima in Italia ad attuarlo”.
Un focus particolare sarà dedicato alla filiera del turismo che in provincia di Teramo interessa tutti i sette comuni della costa, i borghi, l’area montana e in sinergia con l’agricoltura rappresenta una risorsa peculiare e specifica trainando anche commercio e artigianato. “Questo è un settore dove il nostro territorio può rivendicare una vera specificità. I problemi nell’immediato sono tanti, con l’estate alle porte e l’impossibilità per tanti, dagli stabilimenti balneari agli alberghi ai ristoranti, di poter contare su un utile e garantire i posti di lavoro. Attenzione massima, quindi, ma anche uno sforzo progettuale per tornare ad attrarre turisti e visitatori. Soprattutto in questo caso un progetto che veda insieme tutti i Comuni per la prima volta costa, montagna borghi e città avrà un forte valore aggiunto”, ha specificato Lanfranco Cardinale.
Dal sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, “sono arrivate parole di convinzione che tutti insieme possiamo realmente dare risposte ai nostri cittadini. Però, se non saremo adeguatamente supportati dal Governo centrale e dalla Regione, difficilmente saremmo nelle condizioni di poter tradurre gli intenti in fatti concreti. Si dia fiducia ai Comuni con risorse che ci consentano di sostenere famiglie e imprese; abbiamo dimostrato di essere l’anello istituzionale fondamentale per l’uscita dalla crisi; che non si faccia di noi, invece, l’anello debole”.