Coronavirus, primo contagio in Abruzzo: il paziente (in buone condizioni) resta a Teramo

Si è svolta questa mattina nella sede del Dipartimento regionale della Sanità una riunione operativa, alla presenza dell’assessore Nicoletta Verì, per adottare le misure dopo il primo caso di Covid-19 riscontrato oggi in provincia di Teramo.

 

Dopo la positività al primo test, il paziente, che presenta un quadro clinico non compromesso ed è in buone condizioni di salute, è stato ricoverato, secondo i protocolli sanitari, nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Mazzini di Teramo. La conferma del contagio arriverà solo con gli esiti del secondo esame che saranno resi noti oggi pomeriggio dall’Istituto Spallanzani di Roma. Alle 16, si terrà invece una riunione tecnica convocata nella Prefettura di Teramo alla presenza di sindaci, amministratori del territorio e responsabili della protezione civile in merito all’emergenza coronavirus. Il resto della famiglia del paziente (moglie e due figli), venuta in Abruzzo per trascorrere un periodo di vacanza, è attualmente in isolamento domiciliare nell’abitazione di Roseto degli Abruzzi. “Stiamo monitorando l’emergenza dopo il primo caso registrato in Abruzzo – ha detto l’assessore Nicoletta Verì a margine della riunione operativa -. L’ospedale di Pescara è stato individuato quale centro di coordinamento regionale per le emergenze di coronavirus. Al momento non abbiamo riscontrato altri contagi”.

“Una metastasi lombarda che si va aprendo anche in Abruzzo e che, comunque, ci tengo a sottolineare, sembra rimanere tale. Sono i giorni più importanti: dall’esodo dello scorso fine settimana di parecchie persone che hanno lasciato l’area rossa e si sono avvicinate al nostro territorio, adesso stiamo arrivando alla fine di massima criticità nell’incubazione”. Lo dice il dirigente dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive di Pescara, Giustino Parruti, della task force della Regione Abruzzo, a proposito del caso del 50enne della bassa Brianza in vacanza a Roseto degli Abruzzi risultato positivo al Covid-2019, sottolineando che l’attuale situazione “non ci pone il drammatico pensiero di un focolaio locale”. “Sembra si tratti ancora una volta una delle tante persone che in questo periodo stiamo sottoponendo a screening e che avevano avuto contatti con l’area rossa lombarda”, ribadisce l’esperto, aggiungendo che, rispetto all’esodo del fine settimana, “questi giorni ci chiariranno qual è l’entità ed è per questo che oggi siamo tutti riuniti per essere pronti a recepire eventuali ulteriori pazienti da assistere”.

“È stata avviata una fase di osservazione e screening di tutti i contatti, il cosiddetto tracciamento dei contatti. In massima sicurezza e in coordinamento con la Asl di provenienza del paziente saranno rintracciati tutti quanti i contatti attuali e pregressi. Una volta rintracciati devono essere posti sotto sorveglianza ed eventualmente valutati quando sviluppino dei sintomi clinici”.

Il primo contagiato presente in Abruzzo (anche se si attende la conferma dalla seconda serie di test presso l’Istituto Spallanzani di Roma), è un impiegato di banca di 50 anni, giunto nell’abitazione estiva di Roseto da Brugherio (Monza), nella giornata di venerdì scorso, assieme alla moglie e ai due figli. Nella notte tra martedì e mercoledì ha accusato sintomi riconducibili alla patologia, come febbre alta e insufficienza respiratoria, per cui è stato richiesto l’intervento dell’ambulanza del 118 attrezzata per il soccorso in caso di sospetto Coronavirus. Il personale sanitario, utilizzando tutti i presidi previsti dalla procedura ministeriale, ha trasferito il paziente direttamente al reparto di Malattie infettive dell’ospedale Mazzini di Teramo, dove attualmente è ricoverato. Il cinquantenne è in condizioni di media gravità, respira da solo ed è sotto assistenza continua del personale medico del nosocomio teramano.

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