Il sindaco di Teramo traccia un bilancio giornaliero sull’andamento del contagio da coronavirus, non senza una nuova nota di polemica.
“In merito ai dati della nostra città, devo purtroppo ribadire l’incertezza sui dati ufficiali comunicati dalla ASL e dalla Regione che stanno mettendo in difficoltà tutti i comuni, non solo il nostro, con l’ulteriore effetto di rendere complessa anche l’organizzazione dei servizi sul territorio, con particolare riferimento al servizio di igiene urbana – ha detto Gianguido D’Alberto – Per il Comune di Teramo, dai singhiozzanti e discordanti dati via via trasmessi, in attesa di comunicazioni contrarie da parte delle autorità sanitarie, si registra un incremento del numero dei casi positivi ancora frutto prevalentemente dall’aumento del numero dei tamponi al personale sanitario e ai pazienti dei presidi ospedalieri, a seguito delle vicende che hanno interessato i nostri ospedali ed in particolare il Mazzini: ad oggi risulterebbe complessivamente un numero totale di casi positivi pari a 80, di cui 10 ricoverati nei presidi di Atri e Teramo e 70 in isolamento domiciliare. Questi ultimi, come tutti i cittadini in sorveglianza attiva sanitaria, sono sottoposti al puntuale monitoraggio quotidiano svolto dal servizio di prevenzione della ASL”.
E ancora: “Anche sulla base dell’azione che abbiamo svolto nei giorni scorsi, prosegue, seppur tardiva, l’attività di controllo e di argine della diffusione del contagio all’interno dei presidi ospedalieri. Anche qui i numeri sono importanti e meritano una attenzione particolare per prevenire ulteriori rischi e adottare tutte le misure a tutela del personale sanitario e degli ospedali: tra i quattro presidi ospedalieri sono stati riscontrati ad oggi ben 70 esiti positivi, fra cui 58 al Mazzini. L’auspicio è che la nuova task force sanitaria nominata dalla direzione generale possa effettivamente segnare il cambio di passo che abbiamo chiesto e soprattutto dotare la nostra ASL di una guida sanitaria realmente adeguata alla emergenza straordinaria che i nostri territori, e soprattutto l’Ospedale Mazzini quale Presidio provinciale di riferimento HUB a garanzia delle patologie maggiori, urgenti o emergenti, stanno vivendo”.
D’Alberto per questo “chiediamo che anche la Regione Abruzzo, sul piano sanitario, svolga una più efficace azione di coordinamento tra tutte le provincie e le relative ASL, definendo un protocollo comune, un’equa e adeguata distribuzione dei dispositivi di protezione, una mappatura delle risorse, anche umane, che consentirebbe di adottare ogni misura necessaria al contenimento del Coronavirus, anche eventualmente attraverso forme di mobilità interne del personale sanitario che consentano di dare risposte alle aziende in maggiore affanno, della pari dignità del diritto alla salute di tutti i cittadini abruzzesi nella lotta al Covid-19. E, per questo insieme alla Regione lavoreremo con forza nei prossimi giorni. Oggi abbiamo provveduto a prorogare fino al 13 aprile 2020 tutte le disposizioni e le misure applicative e interpretative già adottate dalla nostra Amministrazione in queste settimane e che hanno avuto un efficace riscontro in termini di contenimento della diffusione del contagio e che soprattutto hanno ottenuto una risposta positiva da parte della nostra popolazione che mi sento di ringraziare profondamente. Avevamo già adottato tempestivamente tutto ciò che era necessario per rispondere alle esigenze manifestate dalla comunità locale e pertanto abbiamo solo adeguato coerentemente la scadenza temporale delle misure previste”.