Coronavirus, contagi al Mazzini di Teramo: “Faremo tamponi a personale sanitario e non”

“Dai risultati dei tamponi eseguiti finora sia sul personale sanitario dell’ospedale di Teramo (ad oggi in numero di 45) che sui pazienti ricoverati sospetti di esposizione al coronavirus, si evince che i reparti particolarmente colpiti sono due: quello dei ricoveri di Oncologia e quello di Medicina Interna”. A farlo sapere la direzione generale della Asl di Teramo in una nota.

“L’Azienda, che ha già messo il proprio personale in isolamento domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva da parte Medico Competente, sta trasferendo i ricoverati risultati positivi nei posti letto esclusivamente dedicati a pazienti con Covid-19 presso l’Ospedale di Atri – si legge – Terminate le operazioni di trasferimento, che avverranno in assoluta sicurezza nel giro di qualche ora, i locali delle Unità Operative interessate verranno sanificati anche con nebulizzatori di ultima generazione, acquistati proprio in occasione dell’emergenza sanitaria in corso, che consentiranno la riapertura immediata dei Reparti stessi. Inoltre, considerato quanto accaduto, la ASL ha deciso di sottoporre a tampone tutti gli operatori sanitari e anche tutto il personale non sanitario che comunque opera all’interno dei Presidi Ospedalieri, per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei ricoverati. La ASL di Teramo, inoltre, sta predisponendo altri posti letto riservati ai pazienti Covid, utili alle eventuali ulteriori necessità”.

E ancora: “Nel frattempo, anche le strutture territoriali della ASL stanno alacremente lavorando per attivare le USCA, cioè le Unità Speciali di Continuità Assistenziale che, istituite dall’Ordinanza n° 11 della Regione Abruzzo, provvedono alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. Già domani si parte con la formazione del personale per iniziare ad operare immediatamente”.

 

Sara Marcozzi. “Solo pochi giorni fa ci eravamo dissociati dalla scelta della Asl di Teramo di finanziare una campagna di comunicazione sul Coronavirus totalmente inutile, vista la massiccia informazione che già viene fatta dal Governo nazionale in tutto il Paese, sprecando fondi regionali per oltre 40mila euro. Soldi che sarebbero dovuti finire nel sistema sanitario, oggi più che mai messo sotto pressione dall’elevato numero di contagi. La notizia che nel solo ospedale Mazzini di Teramo siano state contagiate ben 40 persone tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari, non fa che certificare lo stato confusionale in cui si trova la direzione dell’Azienda teramana, che sembra aver perso di vista quale sia il proprio principale obiettivo: la salute degli abruzzesi. Per questo chiedo al Presidente Marsilio e all’Assessore Verì di intervenire in fretta con qualsiasi strumento possibile, anche quello della rimozione del Direttore Generale facente funzione Maurizio Di Giosia”.

Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi, che prosegue: “Quella di Teramo non è l’unica Azienda Ospedaliera in cui si evidenziano gravi problemi di gestione dell’emergenza. Solo pochi giorni fa abbiamo denunciato ciò che avviene nella Asl Lanciano Vasto Chieti su i protocolli Covid, con pazienti rimbalzati telefonicamente tra medici di base, numero verde e 118, sospetti casi positivi convocati dall’Azienda senza ricevere indicazioni né protezioni per sé o per gli altri, anziani bisognosi di cure lasciati privi di qualsivoglia assistenza domiciliare. Un contesto che, col passare dei giorni, non dà alcun segnale di miglioramento, per cui è necessario un cambio di passo immediato, che passa dall’ipotesi di un cambio della Direzione Generale della Asl, che abbiamo già chiesto alle istituzioni regionali, per le clamorose falle nel sistema dei controlli”.

“Stiamo vivendo – conclude – una situazione di emergenza unica. Proprio per questo sarebbe necessario, adesso più che mai, utilizzare misure drastiche affinché, all’interno delle strutture ospedaliere, sia finalmente salvaguardata la salute del personale sanitario e dei pazienti. Cosa che, come ci testimoniano i dati, non è garantita in ogni ospedale dell’Abruzzo. Limitare il contagio e difendere le persone che combattono, in prima linea, questa battaglia è il solo scopo che il Presidente Marsilio e l’Assessore Verì devono avere, prendendo provvedimenti senza guardare in faccia nessuno. Non c’è altro tempo da perdere”.

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