Controlli della guardia costiera: sequestrato pesce in uno chalet di Tortoreto. Blitz contro la pesca abusiva

Nella cucina di uno chalet vengono sequestrati 50 chili di pesce (con sanzione da 1500 euro al titolare), mentre sul litorale vengono sequestrate reti da pesca illegale e del pesce poi donato a delle associazioni di volontariato.

 

Sono solo alcuni dei riscontri della guardia costiera abruzzese, impegnata in  una serie di attività dei controlli in mare, in spiaggia, ma anche nelle operazioni di contrasto della pesca abusiva.

 

La motovedetta, in pattugliamento nella zona ad est della Fossa di Pomo, a circa 25 miglia dalla costa, ha fermato e sottoposto ad un controllo un motopeschereccio.

 

All’esito è stato riscontrato che a bordo era detenuta una rete tipo palangaro, con 1280 ami e pesi in cemento, non a norma di legge, che è stata sequestrata.

 

Il comandante del peschereccio è stato multato con una sanzione amministrativa da 2.000 euro.

 

Posto sotto sequestro anche il pescato rinvenuto, in particolare gallinelle, naselli, pesci san pietro, per un totale di 180 kg, che, in quanto pesce ancora fresco e di pregio è stato donato in beneficenza ad associazioni onlus caritatevoli che si occupano di somministrare pasti caldi alle persone indigenti.

 

La motovedetta CP 561, pattugliando il mare a Nord del litorale pescarese ha individuato e sequestrato diverse reti da posta e cestelli abusivi, e posizionati senza i segnali identificativi, contravvenendo alle disposizioni di Legge, ma anche pericolosi per la navigazione.

Anche la Guardia Costiera di Giulianova, nei giorni scorsi, ha provveduto al sequestro di 50 chili di pesce nella cucina di uno chalet di Tortoreto, comminando una sanzione al titolare dello stabilimento di 1500 euro.

 

“La Guardia Costiera non perde di vista i suoi obiettivi d’estate e mentre è impegnata quotidianamente sui litorali ed in mare per assicurare un’estate serena ai bagnanti – riferisce il Direttore Marittimo di Pescara, Capitano di Vascello Donato De Carolis – continua a monitorare le attività di pesca, per far sì che non vi siano frodi o abusi a tutela dei consumatori e della risorsa ittica. Il territorio abruzzese e molisano resta costantemente pattugliato da un sistema operativo rafforzato, in personale e mezzi.”

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