Nonostante il terremoto, nonostante le tante difficoltà di un territorio montano svantaggiato, sempre più spopolato e che fa fatica a ripartire dopo essere stato martoriato da calamità naturali, quattro ceramisti di Castelli saranno costretti a subire ulteriori danni a causa di un provvedimento di rimozione delle strutture provvisorie loro assegnate, dove erano tornati a svolgere dignitosamente il loro lavoro, e che dovranno abbandonare. A renderlo noto è la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri che fa riferimento alla vicenda di quattro artigiani castellani i quali, a seguito degli eventi sismici del 2016, erano stati sistemati in moduli provvisori forniti dalla CARITAS di Teramo, all’interno di un’area comunale.
“Va evidenziato che tale soluzione temporanea da subito sollevava una reazione di malcontento, senza considerare il fatto che la suddetta collocazione si sarebbe protratta solo fino a quando l’emergenza terremoto non sarebbe rientrata e, quindi, gli artigiani sfollati avrebbero fatto ritorno presso i loro negozi, attualmente inagibili. Il Sindaco di Castelli nei giorni scorsi ha emanato un’ordinanza di rimozione della struttura, notificata alla CARITAS di Teramo in quanto proprietaria, nonostante quest’ultima avesse deciso di donarla al Comune. Il tutto, sembrerebbe, per realizzare un parcheggio nell’area interessata. Come dire: prima i posti auto, poi il lavoro…”
Gli artigiani di Castelli si sono rivolti alla Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri che si è occupata della vicenda fin dall’inizio facendosi portavoce dello stato di disagio vissuto dai lavoratori e delle loro istanze, adoperandosi alacremente per risolvere la problematica.
“Inutile evidenziare – afferma la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri – come la dismissione dei moduli provvisori provocherebbe ulteriore disagio agli artigiani, già fortemente provati da un punto di vista emotivo, i quali si vedrebbero costretti a cessare la loro attività, unica fonte di sostentamento”.
Esprime profondo rammarico per la problematica creatasi e non riesce a comprendere come si possa favorire la chiusura di quattro aziende di ceramisti, unici nel loro genere, senza trovare o nemmeno valutare soluzioni alternative. “Auspico – conclude la Consigliera di Parità Brandiferri – che si possa pervenire ad una soluzione condivisa che tenga conto degli interessi di tutte le parti coinvolte (artigiani, CARITAS e amministrazione comunale), in ossequio al principio secondo cui il lavoro va tutelato in tutte le sue forme”.