Buoni pasto per docenti e personale Ata: la Cgil richiama il Comune di Colonnella al rispetto delle norme

Colonnella. Non è nel diritto del Comune di Colonnella stabilire quanti pasti vanno pagati a docenti e personale Ata. Ma ci sono norme di legge e piano dell’offerta formativa da rispettare.

 

Rischia di diventare un caso la vicenda che si sta verificando a Colonnella, dove dallo scorso mese di dicembre l’Ente, come scrive in una lettera la Cgil di Teramo, ha limitato il pagamento dei pasti per docenti e personali in servizio mentre gli alunni consumano il pasto nella mensa scolastica. Va detto che docenti e personale Ata impegnati nelle attività di assistenza al consumo dei pasti nelle mense scolastiche vige il principio del pasto gratuito.

L’organizzazione sindacale ha scritto una lettera al sindaco, Leandro Pollastrelli, alla dirigenza scolastica e alle strutture scolastiche territoriali per chiedere il rispetto delle disposizioni di legge su questa materia.

 

 

“Si fa presente che, così come già chiarito dal MIUR”, si legge, “i Comuni sono destinatari di fondi statali finalizzati al finanziamento di tutti gli aspetti del percorso educativo-didattico, di cui i nostri ragazzi sono destinatari. Pertanto l’insegnante che partecipa al pasto dei bambini svolge attività didattica, quando il pasto ricade nel suo orario, che, solitamente, prevede la compresenza di entrambi i docenti.

In particolare, sempre il MIUR, richiamando l’ art. 21 del CCNL Scuola, riconosce il momento del consumo dei pasti come parte del PTOF, che, com’è noto, norma la disciplina del rapporto di lavoro dei docenti nei confronti del MIUR, degli Istituti Scolastici ed anche dei Comuni. Risulta dunque evidente che non è nel diritto del Comune di Colonnella stabilire quanti sono i pasti da pagare, visto che l’orario è approvato proprio nel contesto del PTOF”.

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