Atri. Minacce e persecuzioni all’indirizzo di una giovane donna, con la quale aveva avuto una relazione, e della sua famiglia.
Una serie di comportamenti decisamente fuori le righe che sono costati, ad un 45enne di Atri, una misura cautelare in carcere. Gli agenti del commissariato, infatti, ieri sera hanno dato esecuzioni alla misura cautelare ai danni dell’uomo firmata dal gip del tribunale di Teramo Roberto Veneziano, su richiesta del pm Silvia Scamurra.
Il provvedimento è la risultata della denuncia presentata dalla giovane donna, 22 enne, dai familiari e oggetto di una dettagliata informativa da parte degli agenti del commissariato di Atri.
Tutta la vicenda sarebbe iniziata lo scorso mese di agosto.
L’uomo, di indole violenta ed aggressiva, dopo un litigio con la ragazza avvenuto per futili motivi l’aveva dapprima percossa e poi inseguita allorquando aveva tentato di sfuggire alla sua furia e poi, difesa da un passante, si era recato sotto casa della stessa armato di un coltello di cucina che il padre della donna era riuscito però a sfilargli senza conseguenze.
Nell’occasione, la vittima visibilmente spaventata, aveva deciso di troncare la relazione sentimentale, iniziata pochi mesi prima, ingenerando nell’uomo una serie di comportamenti ossessivi e violenti che avevano coinvolto anche la famiglia della ragazza.
L’uomo, infatti, aveva cominciato a perseguitare la ragazza e i familiari minacciandoli e inviando una serie di messaggi e telefonate non solo offensivi, nascondendosi nei pressi dell’abitazione ogni qualvolta intervenivano le forze dell’ordine e spesso portando al seguito un coltello grande da cucina per terrorizzare le sue vittime.
La giovane aveva deciso di denunciarlo in commissariato, ma nel corso dei giorni la violenza dell’uomo non si era sopita, anzi era via via aumentata in un crescendo di azioni violente e di insistenti minacce.
Ma nonostante la ragazza ormai avesse deciso di vivere altrove, l’uomo ha continuato a perseguitare i suoi familiari ed ha trascorso un’intera notte sotto l’abitazione della famiglia di lei, suonando ripetutamente il campanello dell’abitazione della sua famiglia, minacciando di morte il padre e tutti i condomini dello stabile.
Il 45enne di Atri si trova ora ristretto nella casa circondariale di Castrogno.