Apertura stagione venatoria, Arci caccia Teramo: “Crescono le distanze dal mondo agricolo”

In merito alla prossima apertura della stagione venatoria, il Presidente dell’ARCI Caccia di Teramo Massimo Sordini.

 

“Torna l’apertura ma, in Provincia, ai cacciatori si danno in pasto solo e sempre vecchie polemiche riciclate. La gestione della fauna selvatica da noi, sembra ritornata all’età della pietra. Parlano di caccia per assicurarsi di sopravvivere a se stessi e sfuggire al pensionamento per più che oltrepassati limiti di età di dirigenti di un tempo che fu.

La gestione degli ATC è sempre avvolta da “nebbie”, mentre crescono le distanze degli interessi del mondo agricolo. Non si investe in riproduzione naturale della piccola selvaggina, gli interessi buoni e talvolta meno buoni ruotano attorno al “cinghiale”, alla carne. C’è bisogno di cambiare, di avere politiche e tecnici che lavorino per produrre ambienti idonei alla riproduzione di selvaggina e per il governo dell’intero territorio agro-silvo-pastorale nell’equilibrio delle specie selvatiche.

Troppa ideologia, tanto fanatismo estremista si scarica sul calendario venatorio auspicando la propria foto su facebook. La moda prevale sulla conoscenza e sulla scientificità delle soluzioni tecniche. Piani faunistici operativi, lotta al bracconaggio, tutela della buona caccia, restano parole al vento da decenni.

Il rapporto con le nuove generazioni è sempre più difficile. Le Associazioni venatorie non trovano tra di loro la sintesi culturale perché il desiderio di qualcuno che ha sclerotizzato il suo pensiero: il grande che, per tirare a campare, vuole mangiare il piccolo (in realtà, il grande muore affamato).

L’ARCI Caccia confida nelle capacità dei cacciatori che vogliono la caccia sociale oggi e in futuro, sanno che possono ambire a riscattarsi nella Società e presso le future generazioni in barba a quanti sono “avanti Cristo nato” e pensano solo a se stessi. I cacciatori, ma anche i cittadini, hanno scoperto che il doppio estremismo, il fanatismo serve solo a sistemi di potere. Questi cominciano a scricchiolare, è tempo di demolirli”.

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