Alba Adriatica, overdose in stazione: la Pro-loco attendiamo iniziative per la sicurezza del quartiere

Alba Adriatica. In attesa di iniziative di sicurezza per il quartiere.

 

Il caso di overdose che si è verificato martedì scorso, allo scalo ferroviario di Alba Adriatica (un uomo di 43 anni di Sant’Egidio è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale di Giulianova), riporta in auge una problematica nella sostanza mai sopita.

 

L’area della stazione e il quartiere sul quale insiste, comunemente definito “ferro di cavallo” oltre ad essere snodo importante per quanto concerne i trasporti e la mobilità, resta una zona di spaccio. E questo da anni. E a favorire una riflessione sulla tematica è Renato Pantoli, presidente della Pro-loco Città di Alba Adriatica.

“Purtroppo lo stazione continua ad essere luogo di spaccio e punto di riferimento per chi fa uso di stupefacenti nella vallata”, scrive in un post.

“Questa purtroppo è la triste fotografia di una realtà ormai nota a tutti, ben sapendo luoghi e punti di spaccio”.

E attorno a questa considerazione, nota, si innesta anche una precisa volontà: quella di prevedere dei deterrenti.

La Pro-loco”, ricorda ancora Pantoli, ” ha dato disponibilità all’assessore alla sicurezza di concedere uno spazio, all’interno della nostra sede situata nella stazione ferroviaria, da destinare a sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri, attualmente situata nella Bambinopoli”.

Sicuramente non era la soluzione, ma la presenza costante delle “divise” poteva dare maggiore sicurezza agli studenti che frequentano lo scalo ferroviario.

Ci fu risposto che non c’erano le condizioni per attuare questa proposta, ma nonostante tutto siamo ancora fiduciosi”.

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