Alba Adriatica, il Centro Santacroce lancia grido d’allarme dopo il suicidio dello sfollato

Il Centro Politico Comunista Sandro Santacroce di Teramo lascia un grido d’allarme dopo il suicidio di uno sfollato avvenuto qualche giorno fa ad Alba Adriatica.

“È stato il gesto più estremo di uno delle migliaia di terremotati che vivono quotidianamente una condizione di disagio – dicono – Nessuno ne parla più, ma ancora moltissimi nostri concittadini sono in situazioni simili e noi lanciamo un grido di allarme”.

E continuano: “Sono passati infatti mesi e mesi da quei tragici giorni e ancora tutto sembra fermo. La Regione Abruzzo in uno scenario emergenziale ha pensato bene di fare un regalo ai palazzinari del territorio proponendo un piano di acquisti per gli immobili invenduti. Milioni di euro stanno finendo nelle tasche dei soliti noti mentre la gente non ce la fa più. Noi del Centro Politico ci chiediamo il perché. Perché la Regione corre in soccorso di imprenditori che non sono riusciti a vendere i loro alloggi invece di investire soldi per la messa in sicurezza delle case classificate B le quali necessitano di piccoli interventi per tornare agibili? Perché non si lancia un piano di edilizia popolare? Perché gli sfollati non vengono coinvolti nelle scelte che riguardano il loro di futuro? Attendiamo risposte ed intanto ci prepariamo a lottare contro il malaffare”.

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