Roseto, morte Giuseppe Piccioni: chiesto il processo per tre medici del San Liberatore

giuseppe_piccioniRoseto. A tre anni dalla sua morte, si torna a parlare della prematura scomparsa di Giuseppe Piccioni, il giovane operaio di Roseto, morto a soli 27 anni la mattina del 13 agosto del 2010, dopo esser stato ricoverato per un mese nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Atri.

Ieri, la procura di Teramo ha chiesto il processo per i tre medici del San Liberatore: l’accusa per loro è quella di omicidio colposo.

Il pm Irene Scordamaglia, titolare delle indagini, esclude , dunque, le ipotesi avanzate in una prima fase: nessun problema all’appendice (Piccioni proprio in quell’occasione era stato sottoposto ad un intervento chirurgico), né un’intossicazione alimentare.

Giuseppe Piccioni, infatti, secondo la Procura, sarebbe morto disidratato, cosa che risulta evidente anche dalle cartelle cliniche, che vennero allora sequestrate. La morte cerebrale, inoltre, dichiarata dai medici il 21 luglio di quell’anno, secondo i consulenti poteva essere evitata.

E sulla morte di Giuseppe Piccioni si aprono scenari di un nuovo caso di malasanità.

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