È con un’accusa di falso ideologico che l’ex capo dei vigili urbani di Roseto Tarcisio Cava comparirà a processo, il prossimo 7 febbraio, davanti ai giudici del Tribunale di Teramo, nell’ambito di un procedimento su numerosi verbali relativi ad infrazioni del codice della strada.
A rinviarlo a giudizio, questa mattina, il gup Mauro Pacifico. Secondo l’accusa, titolare del fascicolo il pm Davide Rosati, l’ex capo dei vigili dopo essersi appostato con la sua auto al semaforo di piazza Ungheria e a quello lungo la Statale 150, all’altezza di Campo a mare, e aver filmato con il cellulare le varie infrazioni, invece di procedere alla contestazione immediata sarebbe tornato in ufficio redigendo i relativi verbali.
Verbali nei quali, come si legge nel capo di imputazione, “avrebbe attestato falsamente l’impossibilità di procedere alla contestazione immediata dell’infrazione, adducendo di essersi trovato ‘a bordo del proprio veicolo, nell’opposta direzione di marcia’, mentre invece risultava che il prevenuto, in violazione delle norme di prevenzione e sicurezza stradale, aveva parcheggiato il proprio veicolo nei pressi di intersezioni stradali regolate da impianto semaforico sincronizzato e si era limitato a rilevare le targhe delle autovetture che, asseritamente, commettevano violazioni al codice della strada”.