“Fumo” per gli studenti: di nuovo in manette lo spacciatore di Nereto

Era confinato all’obbligo di dimora, dopo essere stato sorpreso mentre spacciava droga a ridosso degli istituti superiori. Nonostante questo, non aveva perso l’abitudine di vendere “fumo” a giovani studenti.

 

Dopo un mese di sono riaperte le porte del carcere di Castrogno per C.Y. marocchino di 36 anni, sorpreso con quasi due etti di hashish nel corso di un controllo effettuato dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica (diretti dal tenente colonnello Emanuele Mazzotta) finalizzato ad arginare lo spaccio di droghe leggere in prossimità degli istituti superiori in Val Vibrata.

 

Il magrebino, dopo la convalida dell’arresto, era stato ammesso a beneficiare della misura alternativa dell’obbligo di dimora nella sua residenza di Nereto. I carabinieri della locale stazione, però, non lo avevano perso di vista e ne avevano seguito in maniera accurata gli spostamenti.

 

Verifiche che hanno consentito di appurare che il 36enne continuava a spacciare stupefacenti a giovani del posto. I militari hanno rimesso un rapporto alla Procura di Teramo che ha deciso di inasprire la misura restrittiva. Nei suoi confronti, infatti, è scattato un ordine di carcerazione eseguito in mattinata dai carabinieri di Nereto.

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