Pescara. Tutti assolti, perché il fatto non sussiste, gli imputati nel processo sui lavori di ristrutturazione del reparto materno-infantile dell’ospedale civile di Pescara.
L’inchiesta, avviata nel marzo del 2010, portò all’arresto dell’allora funzionario della Asl Franco D’Intino, dell’imprenditore foggiano Giulio Piancone, del responsabile del cantiere Giacomo Piscitelli e dei due direttori dei lavori Alfonso Colliva e Damiana Bugiani, accusati di corruzione, truffa, falso e abuso.
“Non si può continuare così, non può bastare una dichiarazione o una intercettazione della quale non si capisce il senso, per promuovere degli ordini di custodia cautelare che hanno danneggiato gravemente delle persone”. ha commentato il professore Mercurio Galasso, avvocato difensore di Giulio Piancone, dopo il pronunciamento della sentenza. “Non ho mai nutrito dubbi che questo tribunale avrebbe assolto gli imputati – ha aggiunto Galasso – ma resta la profonda amarezza per la carcerazione preventiva subita da un gruppo di professionisti, tra i quali il mio assistito, che anche a causa di questa vicenda é andato incontro ad un pesante fallimento, i cui effetti dureranno ancora per anni”.
L’avvocato Loredana Di Giovanni, che ha assistito l’imputato Giacomo Piscitelli, anche lui assolto, ha commentato invece: “Si é conclusa bene una vicenda molto lunga e dolorosa. Non ci sono mai stati i presupposti perché potesse essere emessa una sentenza di condanna. Le persone coinvolte sono dei lavoratori che hanno semplicemente cercato di svolgere al meglio il proprio compito”.
Al centro dell’inchiesta, l’appalto che, mediante una perizia di variante, sarebbe lievitato fino a 6milioni e 980mila euro.