Canistro. “La società Santa Croce, proprietaria del prestigioso marchio molto apprezzato a livello nazionale, continuerà regolarmente l’attività industriale e quindi darà seguito alle forniture rispettando, secondo gli accordi, gli impegni presi con i clienti”.
Lo assicura Camillo Colella, patron della Santa Croce spa, il marchio di acqua minerale di rilievo nazionale che imbottiglia nella sorgente di Canistro.
Colella interviene per tranquillizzare “i numerosi, preziosi, clienti con cui santa croce ha fidelizzato nel corso degli anni” dopo la riconsegna da parte dell’azienda alla Regione Abruzzo delle sorgenti Sponga, a tre chilometri dallo stabilimento e 850 metri di quota. Secondo l’ente regionale, con questo atto si sbloccherà la questione del bando per la nuova concessione.
“La società va avanti grazie alle importanti scorte di magazzino e ai serbatoi, poi avendo la proprietà dello stabilimento e del marchio, e alla luce dell’atteggiamento di ostracismo della Regione si è già munita di un nuovo piano per portare avanti regolarmente l’attività industriale e dare risposte puntuali ai clienti – spiega ancora il patron il quale sottolinea che nei confronti della Regione non si fermeranno le azioni risarcitorie milionarie per danni di immagine ed economici. Tra le parti è in atto un fitto contenzioso.
La Regione ha revocato la concessione e non concesso le proroghe a causa di presunte irregolarità sul documento unico di regolarità contributiva (Durc), tutti rilievi rigettati dall’azienda on l’invio di documenti ufficiali. La Santa Croce ha sempre rimproverato alla Regione “un atteggiamento vessatorio”.
La società Santa Croce Spa ha confermato le procedure di mobilità per i 75 dipendenti.