Vasto, barca alla deriva: guardia costiera salva naufrago

motovedetta_guardia_costieraVasto. Nel pomeriggio di ieri e fino a tarda notte gli uomini della Guardia Costiera di Vasto, diretti dal Tenente di Vascello Daniele Di Fonzo, sono stati impegnati in una operazione di soccorso al largo di Punta Penna. Un uomo di 72 anni di nazionalità ucraina, a bordo della sua piccola imbarcazione a vela di circa otto metri, è rimasto in avaria per oltre 36 ore con l’ancora impigliata all’interno del campo di mitilicoltura localizzato tre miglia al traverso di Punta Penna.

Il naufrago è rimasto tutto il tempo a bordo della sua barca fronteggiare una delle più violente mareggiate dell’anno e solo per caso è stato notato nel pomeriggio di ieri da un passante che si è insospettito nel vedere la barca in quella posizione, nonostante le pessime condizioni del tempo. A causa delle pessime condizioni del mare, la Guardia Costiera di Vasto ha dovuto impiegare per i soccorsi il motopesca “Luigi De Rosa” della flottiglia vastese e il motopesca “Sparviero” della marineria di Termoli (Campobasso), oltre alla motobarca “Gladius” appartenente alla società Acquachiara, che gestisce l’impianto di mitilicoltura.  La motovedetta del corpo, la CP 517, ha effettuato il coordinamento sul posto delle operazioni soccorso. “Le ricerche sono andate avanti dal pomeriggio di ieri fino a notte fonda con molta difficoltà – dice il comandante Di Fonzo – a causa dell’oscurità dovuta alla concomitante luna nuova. Dopo il ritrovamento all’interno dell’impianto di mitilicoltura e’ iniziata una delicata operazione per riuscire a rimorchiare l’imbarcazione con l’uomo a bordo fino in porto a Vasto, da dove è stato successivamente trasferito all’ospedale “San Pio da Pietrelcina” per le necessarie cure. Senza il provvidenziale intervento l’uomo avrebbe corso gravissimi rischi per la sua salute, date anche le basse temperature toccate la notte scorsa”. Un particolare ringraziamento va dalla Guardia Costiera al personale della “Gladius” e al personale dei due motopesca, i quali si sono particolarmente prodigati collaborando in maniera decisiva con l’autorità marittima.

 

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