Chieti. Lunedì prossimo, 8 giugno, il professor Francesco Chiarelli, direttore della Clinica Pediatrica di Chieti, terrà un seminario all’Ospedale dei Bambini (Children’s Hospital) di Boston, Harvard University.
L’Ospedale dei Bambini di Boston, collegato all’Università di Harvard, è considerato il miglior ospedale pediatrico degli Stati Uniti e, conseguentemente, uno dei migliori ospedali pediatrici del mondo.
Nell’ambito dell’Ospedale vi è anche un importante centro di ricerca per le malattie dei bambini (Karp Research Institute) che, insieme all’Ospedale dei Bambini, fa parte della Harvard University.
La lettura di Chiarelli verterà sull’obesità infantile, sull’insulino-resistenza e sul rischio cardio-metabolico a esse conseguenti. Dati recenti del CDC (Center for Disease Control) di Atlanta riportano che, sebbene negli ultimi anni la frequenza sembra stabile, l’obesità e il sovrappeso colpiscono circa un bambino americano su due; come è noto, anche in Abruzzo (come nel resto d’Italia) l’obesità infantile colpisce circa il 40% dei bambini. Questa preoccupante frequenza di obesità e sovrappeso nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti induce un significativo incremento della resistenza all’insulina e, conseguentemente, nella vita successiva, un aumento del rischio metabolico (intolleranza glucidica e diabete) e cardiovascolare (infarto del miocardio, accidenti cerebrovascolari, problemi circolatori, ecc.). È inoltre noto che l’obesità induce problemi a carico del fegato (steatosi, cirrosi), renali (microalbuminuria, ipertensione) e ortopedici (osteoporosi, artrosi).
E’ molto importante che la società intera, sia negli Stati Uniti sia in Italia, investa in attività e iniziative (soprattutto educative sull’intera popolazione) mirate a prevenire e contrastare l’obesità e il sovrappeso nei bambini sin dalle prime epoche della vita, al fine di evitare le complicanze a breve e lungo termine associate con l’obesità e l’insulino-resistenza.