Alba Adriatica. Domenica 7 maggio ore 21:00, in Villa Flaiani ad Alba Adriatica, Luca Torzolini parlerà di cosa sono i tarocchi, della loro origine e di come si leggono.
Ogni metodo di divinazione necessita di un enorme bagaglio culturale e di presupposti logici per essere compreso ed utilizzato a pieno: a differenza dell’utilizzo strumentale che mass media e persone dello spettacolo hanno sempre esasperato fino a creare pregiudizi e false credenze, la conferenza donerà al pubblico alcune conoscenze iniziatiche, le basi del pensiero positivo e le conclusioni della scienza contemporanea per avere coscienza sul proprio destino e comprendere le infinite possibilità del libero arbitrio.
Partendo da un’indagine antropologica, artistica e culturale, si passerà dall’etimo della parola “Tarocchi” e della sua possibile origine, fino a formulare le ipotesi dei luoghi e del periodo storico in cui sono nate e si sono diffuse le carte.
Usando un approccio sincronico e diacronico, Luca Torzolini farà luce sulle differenze di visione e utilizzo fra le varie culture e tra i grandi studiosi, fino all’esplicazione e all’analisi dei simboli polisemici racchiusi in ogni carta, concludendo con il proprio sistema di utilizzo degli Arcani Maggiori e Minori. Saranno presenti rimandi e digressioni sull’astrologia, l’I Ching, i cristalli di Masaru Emoto, la metagenealogia, l’angelologia e la meditazione.
Secondo il saggio dello scrittore, durante la lettura dei tarocchi, l’iconografia della carta può evocare infinite sfumature polisemiche. Esistono invece dei significati di ordine generale attribuiti alle carte da intrecci e sovrapposizioni fra leggende e culture popolari, da un’immagine appartenente al cosidetto “inconscio collettivo”, da pareri di illustri intellettuali, mitografi, psicologi e filosofi. La stessa locandina dell’evento, magistralmente disegnata da Ulderico Fioretti, utilizza il linguaggio evocativo ed esoterico dei tarocchi.
L’evento è stato organizzato per la città di Alba Adriatica dall’assessore alla cultura Francesca di Matteo, con la supervisione del sindaco Antonietta Casciotti al fine di favorire il moltiplicarsi di situazioni culturali aperte ai cittadini che permettano la nascita di un dialogo costruttivo e la creazione di realtà condivise originali e interattive.
Come Torzolini dichiara “I tarocchi sono rabdomanti dell’inconscio, rivelatori della connessione segreta che si stabilisce fra l’universo interiore e esteriore, archetipi della nostra mediazione col mondo in tutte le sue forme: essi sono simbolo e possibilità di lettura della mimica, della prossemica, delle parole, delle azioni o dell’inazione, con tutti i rimandi alle sovrastrutture cui siamo legati di macro e microeducazione. Sono un mezzo di indagine psico-animica che, in mano ad un buon detective guidato dalla mente maggiore e da nobili intenzioni, permette al sussurro del daimon di guidarci verso una presa di coscienza e un’evoluzione terrestre e celeste.”