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Chirurgia della Trachea, Chieti centro di riferimento dell’area Adriatica

Chieti. Continua l’esperienza nella diagnostica e nel trattamento delle patologie delle vie aeree da parte dell’équipe chirurgica dell’unità operativa di Chirurgia Generale e Toracica del Policlinico Universitario “SS. Annunziata” di Chieti, diretta dal Professor Felice Mucilli, che in tale ambito si conferma ancora una volta Centro di riferimento nell’area dell’Adriatico.

Nell’ultimo anno sono state eseguite procedure di fibrobroncoscopia, di broncoscopia operativa (disostruzioni laser, posizionamento di stent, dilatazioni endoscopiche) e interventi di resezione e ricostruzione tracheale secondo Grillo.

“La patologia tracheale – afferma il professor Mucilli – presenta aspetti diagnostici e terapeutici peculiari, richiede un’alta specializzazione e la presenza di équipe dedicate. La condotta chirurgica viene assolutamente pianificata in relazione all’entità della lesione, alla sua posizione anatomica nonchè al paziente e alla sua storia clinica. Sarebbe anacronistico definire una resezione tracheale un intervento di routine, ma è mia profonda convinzione che un training assiduo, l’utilizzo di nuove tecnologie e di nuovi materiali possano permettere di eseguire interventi di resezione maggiore in assoluta sicurezza. La presenza di un team dedicato per la gestione delle patologie delle vie aeree assicura continuità assistenziale sia in elezione sia in emergenza, data la pronta reperibilità dell’equipè, in modo tale da assicurare al paziente un pronto intervento immediato e tempestivo”.

La gestione e il trattamento delle patologie delle vie aeree sono una sfida ancora aperta. Trattamenti endoscopici (broncoscopia rigida, laser terapia, dilatazioni, posizionamento di stent) associate o meno a interventi chirurgici di resezione e ricostruzione tracheo-bronchiale rappresentano oggi il gold standard nel trattamento di patologie benigne, quali tracheobroncomalacie e stenosi, e di neoplasie molto spesso con caratteristiche biologiche aggressive. Tali scelte terapeutiche richiedono la presenza di équipe dedicate, altamente specializzate. Sebbene l’endoscopia operativa e la chirurgia tracheale siano relativamente recenti, i primi lavori risalgono infatti solo a metà del XX secolo con Belsey e Grillo: oggi entrambe possono essere considerate procedure sicure e con rischi notevolmente diminuiti rispetto al passato, grazie anche all’introduzione di nuovi materiali e di nuove tecnologie.

Le dimensioni del problema sono quantomeno sottostimate. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito a un rapido incremento, in termini di prevalenza, di patologie tracheali sia benigne sia maligne. Tra le prime sicuramente si collocano le stenosi infiammatorie post-intubazione nonchè i barotraumi e i traumi diretti per incidenti automobilistici o sul luogo di lavoro. Tra le seconde si annoverano invece le patologie neoplastiche primitive e soprattutto quelle secondarie da diffusione per continuità e/o contiguità da organi viciniori.