Tollo. La Forestale di Ortona, intervenuta dopo la segnalazione di un cittadino al numero di emergenza ambientale 1515, ha sorpreso in località Stazione di Tollo, un bracconiere che, nascosto in un punto poco visibile, richiamava varie specie di uccelli utilizzando sementi a terra e, in violazione alla legge sulla caccia, richiami vivi costituiti da cardellini.
Si tratta della crudele, oltre che vietata, pratica dell’uccellagione, che consiste nell’utilizzo di mezzi per catturare volatili vivi: molti dei selvatici, imprigionati in reti a scatto e riposti in gabbie anguste, muoiono dopo poche ore dalla traumatica cattura; la gran parte dei sopravvissuti ha comunque un’aspettativa di vita breve, da uno a due mesi al massimo.
In poco tempo, il bracconiere era riuscito a catturare ben 20 esemplari, quali cardellini e verdoni, avifauna protetta, tra l’altro, dalla Convenzione di Berna.
Il responsabile dell’attività illecita, residente a Francavilla al Mare di origini napoletane, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ed i mezzi di cattura e gli animali, sono stati sottoposti a sequestro penale. Verificata l’idoneità al volo, i Forestali hanno immediatamente rimesso in libertà gli uccelli catturati, inclusi quelli utilizzati come richiami, che, se sopravvissuti, sarebbero stati certamente destinati al commercio illegale, fruttando diverse centinaia di euro.