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Chieti, con l’amministratore di sostegno nasce la rete per la tutela delle persone fragili

Chieti. Un albo, istituito presso la Provincia di Chieti, degli amministratori di sostegno al fine di consentire ai giudici tutelari di individuare la persona più adatta a ciascun utente, e assisterlo al meglio.

Grazie a un’efficace sinergia tra il Dipartimento di Salute mentale della Asl Lanciano Vasto Chieti, le associazioni di volontariato, i Tribunali, i Centri di Servizio per il volontariato delle quattro province abruzzesi, la Fondazione Mario Negri Sud, l’Università di Chieti, l’Assessorato regionale alla Salute e quello provinciale alle Politiche sociali, è stato approvato il disciplinare che consente l’attivazione dell’Amministrazione di sostegno, il nuovo strumento giuridico di protezione finalizzato a tutelare (con le minori limitazioni possibili della capacità di agire) chiunque si trovi in condizioni di particolare difficoltà e ridotta autonomia.
Si tratta di una forma di supporto rivolto, per esempio, a un anziano che, pur mantenendo buone capacità di relazione, non è del tutto autosufficiente, oppure all’invalido che non sia in grado di compiere alcuni atti o, infine, al paziente psichiatrico che manifesti un buon grado di autonomia. Queste persone, pur conservando la capacità di agire e di compiere gli atti della propria vita quotidiana, necessitano di una persona, l’amministratore di sostegno, che abbia cura di loro e provveda a compiere le azioni necessarie per la gestione dei loro beni.
Secondo la legge, laddove non vi sia la disponibilità di un famigliare, l’incarico può essere conferito dal giudice tutelare ad altra persona il cui nome sia incluso in un apposito albo.
Pertanto a breve, non appena la Provincia avrà recepito i documenti approvati in sede regionale, avvierà la procedura per l’istituzione dello speciale elenco e la presentazione delle domande da parte dei candidati ad assumere l’incarico volontario di Amministratore di sostegno. L’iscrizione all’Albo è subordinata al possesso di alcuni requisiti, tra cui il possesso di un titolo di studio superiore, la residenza in Abruzzo, l’assenza di procedimenti penali e condanne, la disponibilità a seguire periodicamente corsi di formazione.
Soddisfazione per l’avvio del percorso di istituzione di questa figura è stata espressa da Maurizia Iezzi, psichiatra del Dipartimento Salute Mentale della Asl e responsabile del progetto: “Abbiamo raggiunto questo risultato grazie a un lavoro di rete portato avanti con convinzione e passione – sottolinea – mettendo insieme competenze, esperienze e risorse per contribuire a creare un “abito su misura” per le persone fragili. Per rispondere ai bisogni di questa categoria, l’Amministratore di sostegno deve poter contare su una molteplicità di soggetti istituzionali che favoriscano l’ascolto, la partecipazione e l’inclusione. Solo così si può realizzare la tutela di chi, a causa di disagio psichico, patologie invalidanti o problemi di dipendenza, ha ridotte capacità di autonomia, ma va tutelato nell’esercizio dei propri diritti”.