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Atessa, furti in gioiellerie: due donne in manette

Atessa. Due abili ladre di gioiellerie, Pamela L. di 26 anni e Lara L. di 37 anni, giostraie di etnia rom note alle forze dell’ordine, ieri mattina, sono state arrestate dai carabinieri di Atessa per il furto commesso, a dicembre 2011, in una gioielleria di Fossacesia che aveva fruttato, ad entrambe, un bottino di 35mila euro.

Il provvedimento cautelare è stato emesso su richiesta del pm Rosaria Vecchi della Procura di Lanciano, a seguito degli elementi raccolti, nel corso delle indagini, dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Atessa.

Le due donne sono state rintracciate dai carabinieri a Pescara e Spoltore. Come accertato dagli uomini dell’Arma, le rom sono anche indagate per innumerevoli analoghi episodi avvenuti in varie regioni d’Italia. La tecnica utilizzata per mettere a segno i colpi, ormai ben consolidata, consisteva nel presentarsi nelle gioiellerie ben vestite e con modi gentili, in maniera da non destare sospetti. Era poi facile trovare il modo per distrarre la commessa di turno, o il proprietario del negozio, e riuscire ad impossessarsi dei tipici rotoli contenenti i gioielli che, nel frattempo, avevano visionato con calma fingendosi interessate all’acquisto. Subito dopo si dileguavano velocemente con una scusa banale. Le due donne, gia’ ad ottobre 2012, erano state arrestate dai carabinieri di Atessa a seguito di un furto avvenuto nella gioielleria “Gran Luce” di Monte Marcone. Sono stati proprio gli elementi raccolti in tale circostanza che hanno dato una svolta alle indagini sul furto messo a segno nella gioielleria di Fossacesia. Attraverso una capillare ricerca nella banca dati utilizzata dalle forze di polizia, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Atessa hanno scoperto che in provincia di Chieti, circa due anni fa, era stato messo a segno un furto in una gioielleria con la stessa tecnica. Rintracciato il proprietario, l’uomo ha riconosciuto le due donne senza ombra di dubbio. Gli ulteriori elementi raccolti dai militari hanno poi fatto scattare i provvedimenti di custodia cautelare nei confronti delle due rom che, dopo l’arresto, sono state trasferite nel carcere di Chieti.