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Chieti, riconsegna lavori via Papa Giovanni XXIII

Chieti. Questa mattina sono stati riconsegnati i lavori in via Papa Giovanni XXIII, che hanno interessato, in particolare, il tratto di strada che va dal parcheggio multipiano coperto a via Nicola da Guardiagrele. Lo rendono noto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio e l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Colantonio.

I lavori, per un importo complessivo 49.000,00 €, iniziati il 24 giugno 2013 ed ultimati il 9 agosto, a fronte del termine previsto del 4 settembre 2013, sono stati realizzati dalla Ditta Edilizia Candeloro Srl, con progettista e direttore dei lavori arch. Monica Molino e responsabile del procedimento ing. Aldo Cicconetti. Gli interventi, effettuati dopo anni di abbandono, sono consistiti nel rifacimento del marciapiede e in una serie di lavorazioni aggiuntive quali: la sostituzione delle ringhiere parapetto in ferro, la realizzazione di nuovi dodici stalli di sosta ricavati dal parziale restringimento del marciapiede, la sistemazione delle aiuole sul marciapiede intorno alle piante mediante la posa in opera di cordoncino in calcestruzzo e la sostituzione, lungo il marciapiede, del cordolo di delimitazione con la sede stradale e la ringhiera di protezione. Inoltre è stata realizzata un’area ad hoc per la fermata del bus.
“Ringraziando le maestranze tutte per la qualità dell’opera resa e la celerità con la quale hanno operato – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Mario Colantonio – mi preme precisare che durante i lavori, oltre alla realizzazione del marciapiede, la sostituzione delle ringhiere in ferro, la realizzazione di nuovi dodici stalli di sosta, la sistemazione delle aiuole sul marciapiede e la sostituzione del cordolo di delimitazione con la sede stradale e la ringhiera di protezione, si sono rese necessarie due opere di consolidamento, in corrispondenza di via Nicola da Guardiagrele e a fine marciapiede. L’intervento a monte ha previsto la realizzazione di una soletta in calcestruzzo armato, il secondo intervento, invece, la realizzazione di un muro in cemento armato di contenimento della scarpata. Inoltre si è realizzata una predisposizione di un allaccio idrico per il parcheggio sottostante, ‘misteriosamente’ mai collegato alla condotta principale”.