Francavilla, perseguita l’ex moglie: arrestato

stalkingFrancavilla al Mare. Un uomo di 42 anni, già sottoposto per altri reati alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, è stato tratto in arresto, con l’accusa di “stalking”, dai Carabinieri della Stazione di Francavilla al Mare.

I militari, ieri pomeriggio, hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari emessa del G.I.P. del Tribunale di Chieti, dopo aver valutato i numerosi elementi di prova raccolti dai carabinieri a carico del 42enne.
L’indagine, svolta dai carabinieri durante il mese di luglio, ha infatti permesso di accertare che l’uomo non si era mai rassegnato alla separazione coniugale, avvenuta nel 2012, e aveva iniziato a perseguitare l’ex moglie con telefonate ed sms, pedinandola nei suoi spostamenti e spesso minacciandola anche in presenza della loro figlia minorenne. A sporgere denuncia era stata proprio la donna che, stanca dei comportamenti dell’ex marito, si era rivolta ai Carabinieri di Francavilla al Mare raccontando di essere seriamente spaventata e preoccupata per la situazione.
Con questo episodio sale a 8 il numero delle persone denunciate per “stalking”, dall’inizio dell’anno, dai Carabinieri della Compagnia di Chieti. In particolare, a seguito dell’attività d’indagine svolta dagli uomini dell’Arma, l’Autorità Giudiziaria ha poi disposto per lo stalker: in due casi il divieto di soggiorno nel comune di residenza della vittima, in un altro caso il divieto ad avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima ed in quest’ultimo episodio la sua custodia cautelare agli arresti domiciliari.
L’Arma dei Carabinieri è particolarmente attenta a questo tipo di reato che colpisce i cittadini più deboli e, a tal proposito, ha istituito a Roma la sezione “Atti persecutori” del Reparto Analisi Criminologiche che si occupa dello studio di una “matrice” statistico-comportamentale sull’autore di atti persecutori, vessativi o sessualmente finalizzati e sulle dinamiche intime della vittima, anche al fine di giungere alla redazione di un “protocollo di intervento”, puntuale e contestualizzato nella realtà italiana, ad uso di operatori del sociale e delle Forze di Polizia.

 

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