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Chieti, cantiere aperto alle Terme Romane

Chieti. Da alcuni giorni un gruppo di allievi dell’Università “G.d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Corso di Laurea in Beni Culturali, sta lavorando al  restauro del mosaico centrale delle terme romane di Chieti, sotto la supervisione degli esperti della Soprintendenza Archeologica  dell’Abruzzo.

E’ possibile non solo vederli dalla strada, ma anche andare a visitare il cantiere e farsi spiegare da loro quel che stanno facendo. E’ quanto accaduto sabato 18 maggio, dalle 9 alle 12, nell’ambito delle manifestazioni del Maggio Teatino. Il restauro è una fase del Laboratorio di Documentazione, Diagnostica e Restauro dei mosaici delle Terme che si sta tenendo quest’anno nella Università teatina: un’esperienza davvero unica di passare dalla teoria alla pratica e di toccare con mano, e sperimentare, le varie fasi del lungo processo che conduce ad un restauro corretto, capace di far leggere bene l’opera antica e di portare molti nuovi elementi alla sua conoscenza. 

Il Laboratorio sui mosaici di Chieti a sua volta fa parte di  un progetto interistituzionale che vede coinvolte,  oltre all’Università e alla Soprintendenza,  le Scuole di ogni ordine e grado e l’Archeoclub di Chieti, che ha sostenuto la sensibilizzazione del pubblico adulto con una serie di conferenze sul tema delle terme. Le scuole superiori hanno affiancato con ricerche ed attività specifiche il lavoro degli archeologi, documentandolo con riprese video, mentre i più piccoli hanno prodotto elaborati grafici e ricostruzioni, sotto la guida dei Servizi Educativi della Soprintendenza e con la collaborazione delle associazioni Mnemosyne e Oltremuseo. Tutta questa attività confluirà in un e-book che sarà presentato il 29 maggio all’auditorium del Museo Archeologico Nazionale “La Civitella”: in quella occasione saranno di nuovo gli studenti, universitari e delle scuole, ad illustrare il lungo percorso compiuto per restituire alla città un magnifico monumento del suo passato.