Di queste, 51 provengono da altre regioni. Nel 2012 sono stati effettuati 726 day surgery, di cui 165 su pazienti provenienti da Marche, Lazio, Puglia e Molise. Complessivamente negli ultimi 16 mesi sono stati concepiti 327 bimbi con tassi di gravidanza fortemente influenzati dall’età della donna: l’esito è stato positivo per il 50% delle pazienti tra i 30 e i 35 anni, mentre si è attestato intorno al 10-15% dopo i 40 anni.
Per venerdì prossimo, 10 maggio, dalle ore 8.30 il professor Tiboni ha promosso nell’Ospedale di Ortona un confronto pubblico sulla medicina della riproduzione “al fine – spiega – di definire insieme a esperti del settore un percorso clinico, pratico e ragionato, per aiutare le coppie a diventare genitori. Il dibattito sarà interdisciplinare e affronterà tematiche di carattere genetico, chirurgico, andrologico e ostetrico”.
L’unità operativa di Procreazione Medicalmente Assistita di Ortona è attualmente l’unico centro pubblico abruzzese nel quale sono eseguite tecniche di fertilizzazione in vitro, come la Fivet e la Icsi.
“Sono tecniche complesse – spiega Gian Mario Tiboni – in cui l’unione dei gameti (fertilizzazione) è realizzata in laboratorio, in ambiente esterno al corpo della donna. Gli ovociti fecondati vengono esaminati e poi trasferiti nell’utero in numero variabile”.
Da gennaio 2013 è attivo il servizio di crioconservazione di ovociti.
“Questa tecnica – sottolinea Tiboni – è utile al fine di poter disporre di una riserva ovocitaria utilizzabile per ripetere la fecondazione senza dover ricorrere a una nuova stimolazione ovarica e al prelievo di ovociti”.
Il Centro è articolato in ambienti comprendenti tre ambulatori ginecologici, una sala operatoria (ubicata nel nuovo gruppo operatorio), un laboratorio di biologia e uno di crioconservazione, dotati di strumentazioni di ultima generazione e di tutti i sistemi di sicurezza previsti. L’unità operativa è dotata di quattro posti letto destinati esclusivamente alle pazienti che si sottopongono al prelievo degli ovociti.