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Elettrodotto Villanova-Gissi: tre Comuni ricorrono al Tar del Lazio

Lanciano. Un ricorso al Tar Lazio per dire no al progetto dell’elettrodotto Villanova-Gissi di Abruzzo Energia spa. Lo hanno annunciato questa mattina i sindaci di Lanciano, Castel Frentano e Paglieta, che chiedono l’annullamento del decreto del ministero dello Sviluppo Economico che autorizza la costruzione di un elettrodotto “a doppia terna” Villanova-Gissi e l’annullamento della compatibilità ambientale rilasciata dal ministero dell’Ambiente nel settembre 2011.

“Abbiamo in tutti i modi cercato di ottenere da Abruzzo Energia spa una variazione del percorso che insiste nei pressi del fiume Sangro, in contrada sant’Onofrio proponendo due varianti che attenuassero l’impatto ambientale in una zona, tra l’altro su cui stiamo lavorando a una variante del Piano regolatore generale”, ha detto il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo.

Il consiglio comunale nel luglio 2012 aveva espresso parere contrario all’elettrodotto e in alternativa proposto due varianti: una di interrare l’elettrodotto e l’altra di costeggiare il fiume seguendo il letto del Sangro.

“Entrambe le alternative non sono state accolte”, ha detto ancora Pupillo.

“Non è stata concertata l’opera che Abruzzo Energia vuole realizzare” ha aggiunto il sindaco di Castel Frentano, Patrizia De Santis “riteniamo che sia una cosa utile ma questa sovranità che ci viene tolta”.

Quanto al comune di Paglieta, “ci sarebbe la possibilità di interrare l’elettrodotto in una zona di 800-900 metri lungo una strada dalla quale le case sono distante il necessario per tutelare la salute dei cittadini” ha detto il sindaco Scaricaciottoli – ma anche questa proposta e’ stata respinta”.

Il ricorso al Tar Lazio è stato proposto per eccesso di potere, carenza di istruttoria, difetto di motivazione, totale assenza dell’interesse pubblico e errate attestazioni”, ha spiegato il legale Gianni Carlini dell’avvocatura comunale. Abruzzo Energia è una spa del gruppo A2A, “secondo operatore elettrico italiano con oltre 12 mila Mw di capacità installata grazie alla recente acquisizione del 56% di Edipower” e leader nazionale nel settore ambiente con “circa 3 milioni di tonnellate di rifiuti trattati dei quali oltre la meta’ utilizzati per produrre energia elettrica”, come si legge nel profilo societario della A2A.