Lanciano. La Procura di Lanciano ha chiesto e ottenuto il sequestro preventivo di un’area di 54.000 metri quadrati dove si stava realizzando un impianto fotovoltaico nel comune di Quadri, in località Santa Fina.
Il sequestro, disposto dal gip del tribunale di Lanciano Massimo Canosa, è stato eseguito questa mattina dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Chieti. Quattro le persone indagate per reati di falso, abuso in atti di ufficio e esecuzione dei lavori dell’impianto in violazione del vincolo paesaggistico: si tratta del legale rappresentante della Felicioni Energy srl (committente dei lavori), il legale rappresentante della Felicioni Menagment srl (esecutore materiale dei lavori), il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento amministrativo.
Le indagini sono state coordinate dal comandante del Corpo Forestale dello Stato del Comando Provinciale di Chieti, Livia Mattei e dai forestali di Villa Santa Maria. I lavori sarebbero cominciati senza il nulla osta della Sopraintendenza e senza il titolo abilitativo della Autorità di Bacino sull’area, sottoposta a vincolo idrogeologico. “Il parere dell’Autorità di Bacino è arrivato solo dopo l’avvio dei lavori con una formulazione “nettamente negativa” – si legge in una nota della Procura di Lanciano – in quanto ‘una fonte di rischio potrebbe essere connessa con periodi di forti precipitazioni che, non adeguatamente regimentate, favorirebbero il decadimento delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni e il loro scorrimento superficiale’”.
L’accusa contesta anche la mancanza del permesso a costruire, titolo necessario in vista dell’ impianto fotovoltaico di 3 MW complessivi. Il sequestro, scrive il gip nell’ordinanza, si è reso necessario per la “situazione di pericolo per la pubblica incolumita’ implicitamente rilevata nel parere dell’Autorita’ di Bacino, tale da far ritenere altresi’ estremamente grave e rilevante la situazione di minaccia per cose e persone connessa alla realizzazione degli impianti di cui trattasi specie in un periodo di forti precipitazioni quale quello attuale”.