San Giovanni Teatino, rientra in città la salma di un giovane caduto sul fronte albanese nella Seconda Guerra mondiale

Sivino_SigismondiSan Giovanni Teatino. Dopo 71 anni torna a casa la salma di uno dei caduti della Seconda Guerra Mondiale che partirono fanti da San Giovanni Teatino nel glorioso 14° Reggimento di Fanteria “Pinerolo”, che era di stanza a Chieti.

Domani pomeriggio, alle 16.30 presso il monumento ai Caduti della Guerra che si combatté tra il 1940 e il 1945, in corso Italia a Sambuceto, verranno resi gli onori al soldato semplice Silvino Sigismondi, che era stato tumulato, alla fine del conflitto, nel sacrario militare “Oltremare” di Bari.

A “ritrovare” la salma è stato il giovane pronipote Jacopo Fiore, appassionato di informatica, che dopo aver letto le struggenti lettere d’amore dal fronte del giovane bisnonno alla moglie si è deciso a scovare l’ubicazione dei resti mortali dell’avo: grazie a controlli incrociati su internet e a diverse mail inviate, si è potuto risalire al sacrario militare pugliese, dove sono conservate oltre 60 mila vittime delle campagne di Grecia e di Albania.

Silvino Sigismondi partì per la guerra nel dicembre del ‘40, otto mesi dopo il suo matrimonio con Anna Santarelli, che al momento dell’arruolamento del marito era in attesa del loro primo figlio, Francesco, nato il 31 gennaio 1941, quattro giorni prima della morte del padre a Berat, una cittadina dell’Albania centrale.

Domani pomeriggio il sindaco, Luciano Marinucci, insieme a tutte le autorità civili, militari e religiose della città, accoglierà la salma in arrivo da Bari e un picchetto d’onore dell’Esercito renderà gli onori militari al caduto, che poi verrà tumulato nel cimitero di Sambuceto in via della Pace.

“Per noi – ha dichiarato il primo cittadino – è un onore riaccogliere nella nostra terra chi ha fedelmente servito la Patria ed è caduto nell’adempimento del proprio dovere: il sacrificio del giovane Silvino Sigismondi ci ricorda che essere cittadini significa essere portatori di diritti ma anche di doveri. Un insegnamento che è diretto soprattutto ai più giovani”.

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