Più in particolare, sono state accertate alcune situazioni di indebita percezione di benefici previdenziali erogati sotto forma di assegni sociali.
Tra i requisiti previsti per l’accesso a questa agevolazioni vi è, in primo luogo, l’effettiva residenza del richiedente nel territorio dello Stato, che si perfeziona anche con la dimora stabile ed abituale nel territorio, oltre a particolari condizioni reddituali personali e del coniuge.
Gli agenti hanno prima monitorato le erogazioni interessate attraverso l’incrocio dei dati dell’INPS dei cittadini italiani percettori di assegno sociale dal 2005 al 2009 con quelli dell’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (A.I.R.E.). In seguito, le posizioni risultate non coerenti, relative a soggetti percettori di assegni sociali con residenza all’estero, sono state ulteriormente approfondite.
Complessivamente ammontano a 452.826 euro le prestazioni sociali indebitamente percepite. Le 16 persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per aver indebitamento percepito provvidenze pubbliche e contestualmente è stata richiesta l’applicazione delle misure cautelari in relazione alle possidenze mobiliari ed immobiliari per il recupero delle somme indebitamente percepite.
È stato, infine, interessato l’INPS, organo competente per la gestione della pensione sociale, per la conseguente procedura di sospensione e revoca del beneficio e recupero dell’indebito.