Chieti, le proposte del Wwf per ottimizzare la raccolta differenziata VIDEO

Chieti. Chieti è entrata nel 2011 nel circolo virtuoso del porta a porta con un indubbio miglioramento complessivo nelle percentuali di raccolta differenziata registrate in città. A circa un lustro di distanza da quell’importante cambiamento il Wwf Chieti Pescara insieme al gruppo regionale WWF Young e con il coinvolgimento dei cittadini, ha elaborato un breve dossier, con analisi, riflessioni, proposte e interrogativi che crediamo e speriamo possano contribuire a migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti, atteso anche che è in corso la procedura per il rinnovo dell’appalto del servizio.

 Il documento, composto da 30 pagine, con una ricca documentazione fotografica, sarà inviato oggi via Pec al Sindaco e all’Assessore al ramo e contiene l’esplicita richiesta dell’Associazione di essere ascoltata, insieme agli altri portatori di interesse, per poter offrire il proprio contributo propositivo, nell’interesse della collettività.

 Nel dossier viene analizzato lo stato attuale del servizio, evidenziando alcune problematiche verificate anche con un questionario on-line, e vengono avanzati spunti di riflessione e proposte alla ricerca di soluzioni condivise, o condivisibili, alle principali problematiche individuate. Chiariamo anche che il documento non intende lanciare accuse, ma vuole semplicemente rappresentare una proposta attiva, o comunque un punto di partenza per rendere migliore, più pulita e vivibile la città.

 La parte descrittiva fotografa la attuale situazione e ne evidenzia le criticità, anche in relazione alla percezione che ne hanno i cittadini. Una pur sommaria lettura del dossier consentirà un rapido aggiornamento in tal senso. Qui si centra invece l’attenzione sulle proposte che il WWF vuole portare all’attenzione del Comune.

 La prima richiesta è quella del coinvolgimento attivo del cittadino attraverso formazione e informazione. A differenza di quanto avvenne negli anni 2010/2011, con relativamente poche assemblee, sovraffollate e concitate, crediamo siano necessari, e debbano essere messi in atto, non meno di 6/7 incontri per ogni zona/quartiere, dislocati nel territorio in modo da coinvolgere il maggior numero possibile di utenti prima dell’avvio del nuovo sistema. Solo così si potrà permettere ai cittadini di partecipare, esprimere dubbi e perplessità e capire appieno il come fare bene la raccolta, magari evidenziando anche le criticità emerse negli ultimi anni. Sarà altresì necessario programmare successivi incontri di verifica, con cadenze prestabilite.

 Sulla stessa linea è fondamentale attivare un numero di telefono dedicato (possibilmente anche con WhatsApp) e un indirizzo e-mail sui quali i cittadini possano contare per chiarire dubbi e inoltrare segnalazioni. Sarebbe bene avere anche un sito web con tutte le informazioni utili, sempre aggiornato con comunicazioni, consigli, possibili soluzioni a problemi.

 Per quanto riguarda le modalità operative il Wwf propone tra l’altro: di incentivare realmente la buona pratica del compostaggio domestico; di associare ciascun utente a un codice univoco. Ogni cittadino deve avere il suo set di sacchetti/mastelli gestiti con tecnologia RFID (di tracciabilità e riconoscimento automatico) ormai in uso con successo in tantissime parti d’Italia. Occorre sottolineare che con tale approccio la privacy non è minimamente minacciata in quanto il legame codice/utente è noto solo ai responsabili del sistema e accessibile all’autorità giudiziaria unicamente secondo le forme e i modi previsti dalla legge. L’eventuale utilizzo di tale tecnologia può, nel breve periodo, portare ad una rimodulazione dei costi a carico dei cittadini grazie all’auspicabile applicazione di una tariffa calcolata realmente (quantomeno in parte) a consumo. La politica sarebbe quella, ribadita anche a livello comunitario del “più rifiuti produci e meno ricicli, più paghi!” o, più semplicemente, “più inquini, più paghi!”. L’utilizzo di tecnologie RFID o similari (ad esempio codice a barre) permette di tener traccia quasi in tempo reale delle tipologie raccolte in maniera differenziata mentre al contrario ciascun utente dovrebbe poter verificare i dati che lo riguardano, previo Login, attraverso un sito internet costantemente aggiornato o direttamente presso gli uffici competenti.

 Per migliorare la qualità reale del prodotto differenziato, si potrebbe pensare anche alla possibilità per il cittadino, pena una tariffa massima maggiorata, di non aderire alla raccolta differenziata, con svuotamenti del solo bidone nero per non danneggiare con comportamenti incongrui la buona volontà della maggioranza degli utenti. Questa ipotesi, contenuta nel dossier, va intesa tuttavia come una provocazione: occorre invece soprattutto lavorare perché aumenti la sensibilità ecologica e perché tutti agiscano anteponendo l’interesse e il bene collettivo alla propria pigrizia.

 Per quanto riguarda le modalità di conferimento, crediamo sia necessario differenziare tra: utenze singole, utenze condominiali con pertinenza e utenze condominiali prive di pertinenza. Le utenze singole saranno dotate di mastelli singoli (come ora). Le utenze condominiali dotate di pertinenze saranno servite mediante bidoni condominiali (chiusi a chiave o comunque inaccessibili ad estranei) per i quali occorrerà ovviamente garantire una pulizia regolare e frequente. Le utenze condominiali prive di pertinenze saranno invece trattate come utenze singole, come avviene ad esempio in alcune zone del teramano per evitare che quelli condominiali diventino di fatto – come accade nella attuale situazione – bidoni stradali con un inaccettabile ritorno al passato.

 Un altro punto importante delle proposte è quello dei controlli, che devono riguardare anche la ditta incaricata del servizio, perché rispetti i propri impegni.

 Noi, come associazione di volontari, offriamo il nostro contributo convinti che una soluzione sia realmente possibile solo con uno sforzo collettivo per stabilire regole di comportamento ottimali, per rispettarle e farle rispettare nell’interesse dell’intera collettività. Info: 327 8740525 – 320 2788489 e-mail: chietipescara@wwf.it.

 “Con Wwf regionale e con Wwf Young abbiamo condotto questo studio sulla raccolta differenziata a Chieti – ha spiegato il responsabile di Wwf Young, Denis Del Villano – siamo oltre al 60% in questi giorni e abbiamo riscontrato alcune criticità che siamo andati ad analizzare. Abbiamo analizzato queste criticità e fatto delle proposte per cercare di mitigarle. Queste proposte che facciamo al Comune ci permetteranno inoltre di passare dalla vecchia tassazione sui rifiuti ad una tariffa a consumo che è in grado di premiare i cittadini virtuosi che differenziano meglio o producono meno rifiuti. Quello che chiediamo oggi al Comune è di essere ascoltati, abbiamo fatto un dossier che è propositivo, non accusiamo nessuno, facciamo delle proposte e chiediamo di essere ascoltati per parlarne insieme e verificare la fattibilità tecnica ed economica di queste nostre proposte. Ci tengo a precisare che sono proposte già messe in atto sul territorio nazionale in altre realtà, quindi soprattutto vogliamo realizzarle, ovviamente vanno tarate nella realtà chietina, aspettiamo di essere contattati e siamo aperti al confronto. Per quanto riguarda le criticità, basta girare un po’ per la città e si vede subito che è cresciuto a dismisura il numero di punti di raccolta in ogni condominio ed il suo set di bidoni esposto su strada. Questa è una grave criticità anche perché non c’è responsabilità nel buttare i rifiuti, chiunque può andare a buttare i rifiuti in quei bidoni. Un’altra criticità riguarda la poca informazione, i cittadini a parte l’inizio che sono stati informati con assemblee spesso concitate e sovraffollate sono stati poi lasciati sostanzialmente all’abbandono. Le nostre proposte sono di pensare una raccolta porta a porta per classi di utenze, quindi utenze singole, condomini con pertinenze e anche condomini senza pertinenze. Per quanto riguarda la formazione chiediamo incontri cadenzati, non solamente ad inizio servizio, ma verifiche ogni sei mesi, maggior ascolto dei cittadini, quindi un servizio di call center locale, magari supporto whatsapp, email efficienti. I cittadini hanno bisogno di essere condotti mano per mano per fare una raccolta differenziata di qualità. Per la redazione di questo dossier i cittadini sono stati molto importanti ed hanno risposto molto bene, tutti molto interessati, anche erchè hanno trovato nel Wwf un’interfaccia pronti ad ascoltarli, adesso non riescono a trovare qualcuno con cui comunicare in maniera serena le proprie difficoltà. Un grosso ringraziamento va alla cittadinanza che ci ha aiutato in questo lavoro, il questionario è stato on line circa una settimana ed hanno risposto oltre cinquanta cittadini, non ha un valore statistico, il questionario ci è servito per andare ad individuare le criticità che magari erano meno evidenti all’occhio di poche persone”.

 

Francesco Rapino

 

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