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San Giovanni Teatino, ex Fonderia Di Nicola. Al via la rimozione dell’amianto

San Giovanni Teatino. Presentata la SCIA. Prosegue secondo il programma l’intervento di bonifica dell’area e delle unità immobiliari. Soddisfatto il Sindaco Marinucci: “Siamo finalmente giunti a questi necessari atti di rimozione, dopo un fondamentale lavoro anche di ricostruzione dei fatti”.

S.I.I.A srl – Servizi Integrati di Ingegneria e Architettura di Lanciano, incaricata dalla società proprietaria Master Building Sardina srl di Lanciano, ha presentato nei giorni scorsi, al Comune di San Giovanni Teatino, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività Edilizia in riferimento ad interventi di rimozione del cemento amianto, nonchè rimozione, taglio, recupero e smaltimento del materiale ferroso presente all’interno del complesso industriale “ex Fonderia Di Nicola” udicato in località Sambuceto via Mazzini 29.

“Come annunciato – dichiara il Sindaco Luciano Marinucci – il Comune si é mosso con le procedure consentite ad appurare la situazione e a fare tutto quanto in suo potere per garantire i cittadini e il territorio. Siamo finalmente giunti a questi necessari atti di rimozione, dopo un lungo, fondamentale e attento lavoro anche di ricostruzione dei fatti, al netto delle tante voci che hanno animato la vicenda”.

Completati tutti gli interventi ‘esterni’ ora si interverrà sugli otto grandi corpi fabbrica, risalenti a prima del 1939. Il complesso si compone in fatti in sette unità immobiliari con destinazione opificio e una a destinazione uffici. Dalla relazione tecnica presentata da S.I.I.A. risulta che le lastre curve di fibrocemento, contenenti amianto, che costituiscono la copertura mostrano “diversi fenomeni di fessurazione e distacco di lastre, rendendo quindi pericolosa la pubblica incolumità. Gli impalcati di copertura configurati a tetti e/o calotte con diverse falde, mostrano, in particolare nei manti superficiali, evidenti segnali di precarietà e di degrado, denunciati e documentati anche dagli organismi preposti alla vigilanza ed al controllo ambientale”.

Lo stato attuale dei manti a copertura degli opifici ha determinato apprensione dei proprietari e nelle autorità pubbliche competenti.

A seguito di sopralluogo tecnico sono stati indicati da S.I.I.A. gli interventi necessari nell’area: Smontaggio dei canali di gronda, dei pluviali e di tutto il materiale ferroso presente in sito ivi compresi i manufatti impiegati sulle lavorazioni dell’ex fonderia; Asportazione e smaltimento presso discarica autorizzata delle guaine impermeabilizzanti bituminose applicate su alcune parti delle coperture; Incapsulamento temporaneo delle superfici dei manufatti in cemento amianto, con incapsulante applicato con pompa a bassa pressione, per il fissaggio temporaneo delle fibre in amianto in fase di distacco dalla matrice cementizia; Rimozione delle guaine bituminose e dei sottostanti primer di collegamento alle strutture; Rimozione di eventuali manufatti in cemento amianto dislocati all’interno dei fabbricati (serbatoi) ed imballaggio degli stessi, su appositi pallet predisposti, con teli di polietilene; Rimozione delle lastre in cemento amianto in copertura ed imballaggio, su appositi pallet predisposti, con teli di polietilene previa individuazione di lucernari per la salita in quota e relativa posa in opera delle linee vita necessarie; Rimozione di canne fumarie eventualmente site all’interno degli opifici e relative strutture di pertinenza; Stoccaggio provvisorio dei pallet imballati all’interno del cantiere in area in attesa dello smaltiemnto finale; Trasporto con mezzo idoneo in discarica autorizzata per lo smaltimento finale; Bonifica della “fossa macchine” all’interno dell’opificio ubicato a dx rispetto all’ingresso; Rimozione della cabina di consegna MT precedentemente disalimentata.

Gli interventi elencati si propongono di eliminare le situazioni di precarietà e di degrado nel pieno rispetto ed in ottemperanza alla disposizioni e alle prescrizioni vigenti per la bonifica di materiali cancerogeni.

In precedenza la Master Building Sardinia ha provveduto: a eseguire analisi sui materiali per la relativa classificazione dei rifiuti da smaltire, a comunicare la realizzazione dei lavori al Comando Carabinieri Forestali ed all’ARTA Abruzzo, a redigere il piano di lavoro secondo legge, comunicandolo alla ASL 2 per ottenere l’autorizzazione alla bonifica dell’amianto.