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Nuova rilevazione presenze, la Asl Lanciano-Vasto-Chieti rassicura i dipendenti: Non andrà persa alcuna indennità

Chieti. Nessuno sarà penalizzato e le ore di lavoro in più verranno regolarmente contabilizzate, così da renderle spendibili sia in termini di retribuzione straordinaria sia di compensazione in caso di debito orario: è questa la rassicurazione della Direzione Aziendale della Asl in merito ai disagi lamentati dal personale del comparto dell’area Lanciano-Vasto, secondo cui il nuovo sistema di rilevazione delle presenze presenta una serie di rigidità che nei fatti si ritorce contro i lavoratori.

“Quella di unificare e regolamentare rappresenta un’esigenza indispensabile e fondamentale di qualunque organizzazione moderna – spiega Manuela Loffredo,dDirettore del settore Risorse Umane – dal 1° gennaio, perciò, sulla base di un apposito regolamento ampiamente condiviso con le organizzazioni sindacali, abbiamo avviato una piattaforma unica, che consente un’attribuzione più corretta delle diverse indennità, ma è evidente che ci vorrà del tempo per verificare la situazione di ciascun dipendente nel periodo antecedente l’unificazione. Si tratta di un lavoro che stiamo ancora completando, perciò è possibile che in questa fase di transizione possano verificarsi disagi, ma i nostri dipendenti possono stare tranquilli su un aspetto: l’eventuale eccedenza oraria non andrà perduta, così come le indennità accessorie. I diritti sono salvaguardati, dobbiamo solo avere il tempo di caricare tutti i dati sul sistema e completare le verifiche sui profili orari”.

Insomma, garantita la corretta applicazione di tutti gli istituti giuridici che riguardano la remunerazione del personale, le nuove regole ci sono e andranno rispettate da tutti, non sono più ammessi meccanismi automatici tra ore a debito e a credito: la compensazione oraria continuerà a essere applicata, ma sempre previa autorizzazione del dirigente.

«Come in tutti i cambiamenti le fasi di passaggio sono le più tormentate – aggiunge Loffredo –, ma i nostri dipendenti non hanno nulla da temere, perché i loro diritti col nuovo sistema saranno tutelati».