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Obbligo vaccinale: cinque cose da sapere

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto che rende alcune vaccinazioni requisito necessario per l’iscrizione a scuola. Ecco i punti salienti della nuova e discussa normativa.

I nuovi vaccini obbligatori

Aumenta il numero dei vaccini obbligatori, che passano da quattro a dodici, in particolare alle vaccinazioni anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica e anti-epatite B, già previste dalla vecchia normativa, si aggiungono:

–          Anti-pertosse

–          Anti-Haemophilus influenzae tipo b

–          Anti-meningococcica B

–          Anti-meningococcica C

–          Anti-morbillo

–          Anti-rosolia

–          Anti-parotite

–          Anti-varicella

Come verranno somministrate le vaccinazioni

Dal Ministero della Salute puntualizzano che non saranno necessarie 12 diverse punture, infatti ad eccezione dei vaccini anti-meningococco B e C, che andranno somministrati separatamente, le altre vaccinazioni potranno essere effettuate in due soluzioni:

–          i vaccini: anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse e anti-Haemophilus Influenzae tipo b, potranno essere somministrati contestualmente con la vaccinazione esavalente

–          i vaccini: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella potranno essere somministrati contestualmente con la vaccinazione quadrivalente

Per chi valgono i nuovi obblighi

Le dodici vaccinazioni elencate in apertura devono essere obbligatoriamente somministrate a tutti i bambini nati nel 2017, mentre i nati negli anni precedenti possono limitarsi a quanto previsto dai calendari vaccinali relativi al periodo di nascita, in particolare:

–          i nati dal 2001 al 2011, oltre alle quattro vaccinazioni già obbligatorie con la vecchia normativa, dovranno effettuare (ove non abbiano già provveduto) i vaccini: anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti-pertosse e anti-Haemophilus influenzae tipo b;

–          i nati dal 2012 al 2016, oltre alle vaccinazioni obbligatorie per i nati nel periodo precedente, dovranno effettuare anche la vaccinazione anti-meningococcica C;

–          infine, solo i nati a partire dal 2017 saranno tenuti ad effettuare anche le vaccinazioni anti-varicella e anti-meningococcica B

Deroghe all’obbligo vaccinale

Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione:

–          i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale;

–          i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche, documentate dal medico di medicina generale o dal pediatra

Inoltre, per ragioni documentate dal medico di medicina generale o dal pediatra, il vaccino può essere rimandato.

Cosa accade se i bambini non sono vaccinati

Nel caso in cui il genitore/tutore non presenti alla scuola la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, l’esonero o il differimento, i responsabili dell’istituto saranno tenuti a segnalare la violazione alla ASL, che provvederà a contattare la famiglia.

Nel caso in cui i genitori continuino a rifiutare la somministrazione delle vaccinazioni al bambino, l’ASL provvederà a contestare formalmente l’inadempimento dell’obbligo. Nella contestazione sarà previsto un termine ultimo entro il quale effettuare le vaccinazioni; se tale termine non dovesse essere rispettato, l’ASL provvederà a segnalare il caso alla Procura della Repubblica, inoltre ai genitori verrà applicata una sanzione pecuniaria da 500 a 7.500 euro.

A prescindere da eventuali procedimenti a carico dei genitori, ai minori da 6 a 16 anni verrà comunque garantita la frequenza scolastica, mentre i bambini da 0 a 6 anni non potranno accedere ad asili e scuole dell’infanzia.

Per l’anno scolastico 2017/2018, la documentazione attestante la regolare somministrazione di tutte le vaccinazioni necessarie andrà consegnata alla scuola entro il 10 settembre, in alternativa, è possibile consegnare un’autocertificazione la cui veridicità dovrà comunque essere confermata entro il 10 marzo 2018, con il deposito di tutti documenti necessari.