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Chieti, cure immediate per le persone con autismo

Chieti. Le cure per le persone con autismo sono un diritto immediatamente esigibile. Dopo il Tribunale di Teramo anche quello di Chieti accoglie integralmente il ricorso presentato. Angelica, la bambina di 8 anni di Arielli, potra’ accedere alle attivita’ riabilitative.

 Le liste di attesa e l’organizzazione territoriale dei servizi riabilitativi non e’ adeguata alle necessita’ delle persone con autismo. Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Chieti, dott.ssa Ilaria Prozzo – si legge in una nota di Autismo Abruzzo onlus – ha accolto integralmente il nostro ricorso con l’Ordinanza n. R.G. 676 /2017 che impone alla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti l’immediata presa in carico della bambina che ne dovra’ assicurare l’integrale copertura economica necessaria per tale intervento.

 L’Ordinanza indica che le azioni previste dalle Linee Guida nazionali per l’Autismo vanno assicurate attraverso la rete pubblica territoriale, attraverso strutture convenzionate o con terapia domiciliare: “In conclusione – scrive il giudicie – il ricorso va accolto e la Asl 2 di Lanciano-Vasto-Chieti va condannata, in via provvisoria e d’urgenza, a prendere in carico la minore Angelica…e a praticare in suo favore tutte le terapie e gli interventi riconosciuti nelle linee guida nazionali per l’autismo, direttamente o tramite strutture specializzate residenziali/semiresidenziali pubbliche e private o attraverso la terapia domiciliare e, in ogni caso, a sostenere integralmente i costi per le suddette terapie”

 Nessuna lista di attesa quindi per Angelica, il diritto alle cure e’ un diritto esigibile e deve essere garantito tempestivamente alle persone con autismo. La Regione e la rete dei servizi territoriali – afferma Autismo Abruzzo onlus – ora avranno una motivazione in piu’ per assicurare alle persone con autismo l’ adeguamento dei servizi offerti , l’ aggiornamento dei “setting assistenziali” e un protocollo di “presa in carico” semplice e comprensibile per le famiglie. Tali indicazioni, previste dalla Legge nazionale 134/2015 in vigore dal settembre 2015 e oggetto di numerosi incontri anche con associazioni e portatori di interesse, vede la Regione Abruzzo in forte ritardo.