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Elettrodotto Villanova-Gissi: scatta il primo processo?

Lanciano. Lo scorso 16 maggio il giudice Canosa del Tribunale Penale di Lanciano ha rigettato la richiesta di archiviazione chiesta dal P.M. nel procedimento a carico di Ferdinando De Luca, “Funzionario Tecnico della società Terna S.p.a.”, disponendo la restituzione degli atti al Pubblico Ministero affinché formuli l’imputazione per il reato.

 “Per capire la decisione del Giudice – dichiara in una nota Antonio Di Pasquale – dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di quasi due anni quando l’8 luglio 2015 in Contrada Sant’Onofrio di Lanciano durante l’immissione in possesso da parte della società Terna S.p.a. del terreno della signora Franca Colanero accadde l’inverosimile; una rumorosa ed improvvisa confusione di persone che si azzuffano. Da un lato i funzionari ed incaricati della società Terna nel tentativo di invadere il terreno di conquista per imporre la costruzione sul territorio del famigerato impianto, come di fatto accaduto, dall’altro la signora che difendeva a denti stretti la sua legittima proprietà con il sostegno del popolo arrivato da ogni dove, in mezzo le forze dell’ordine chiamate ad intervenire dalla proprietaria del fondo a garanzia del rispetto della Legge e dell’ordine pubblico. Dopo che la signora Franca Colanero cade a terra il tutto, si risolve con l’intervento del Commissario Ucci del Commissariato di Lanciano e l’interruzione dell’immissione in possesso come accaduto il precedente anno in diverse medesime circostanze. Malgrado l’immissione fosse stata sospesa, verso la fine del 2015, sui terreni della Colanero, l’opera viene comunque improvvisamente ed inopinatamente realizzata così, la proprietaria, a mezzo del proprio Legale di fiducia Pietro Silvestri, nel dicembre del 2015 avvia l’azione di reintegra chiedendo al Giudice del Tribunale di Lanciano la immediata rimozione delle opere e di ogni altro ostacolo presente nonché la cessazione delle turbative e molestie in ordine alla servitù di parte ricorrente la restituzione del proprio bene impunemente usurpato senza atti legittimanti”.

Il ricorso poi è stato respinto per difetto di giurisdizione a cui segue quello per via amministrativa, dove si era costituita anche Terna SpA.. Nel maggio 2016 con l’archiviazione di tutti i procedimenti penali pendenti sarebbe stato accertato che il verbale redatto dalla società che si occupa di realizzare l’elettodotto avrebbe riportato il falso, cioè l’assenza della signora Colanero durante la “prima immissione in possesso” del suo terreno.

“Il procedimento – conclude Di Pasquale – seguito daMenditto, viene affidato ad altro Magistrato che successivamente chiede al GIP l’archiviazione perché a suo avviso il reato non sussiste. Il GIP Canosa con ordinanza del 16 maggio 2017 rigetta la richiesta di archiviazione del Magistrato precisando che: gli elementi del reato appaiono senz’altro configurabili in ragione del fatto che nel verbale di immissione in possesso dell’8 luglio2015 si dà atto dell’assenza di Franca Colanero e ciò contrariamente al vero, in quanto lo stesso De Luca (nel proprio interrogatorio) dichiara che all’inizio delle operazioni la Colanero aveva dichiarato la propria presenza. Rilevato che le giustificazioni rese dal de Luca (la mancata esibizione di un documento di identità) appaiono piuttosto deboli, sia perché eventualmente della circostanza ben poteva darsi atto nel verbale (nel quale affermare che era presente una persona che dichiarava di essere Franca Colanero ma non esibiva alcun documento per suffragare tale affermazione), sia perché la presenza della Colanero viene comunque riportata in altri verbali redatti dalla Terna S.p.a. nello stesso giorno, a dimostrazione del fatto che la Colanero era presente ed era conosciuta a chi procedeva alla verbalizzazione. Forse un po’ troppo lentamente, con enorme dispendio di energie e risorse pubbliche, si conferma così, fra un’udienza e l’altra per le cause civili (prossima venerdì 19 maggio 2017 ore 09:00 Tribunale di Lanciano), sempre più, l’illegittima ed abusiva costruzione dell’impianto in oggetto con la sua spregiudicata imposizione sul territorio in violazione di Legge e Diritti”.