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Chieti, Consorzio Bonifica Centro: Claudio Ruffini traccia il bilancio della sua attività

Chieti. Il Commissario Regionale Claudio Ruffini, giunto al termine del suo mandato, ha illustrato l’attività svolta in qualità di Commissario Regionale del Consorzio di Bonifica Centro di Chieti.

 “Il Consorzio era stato commissariato perché era giunto da provvedimenti giudiziari, le indagini sono tuttora in corso – ha detto Claudio Ruffini – per delle irregolarità riscontrate nella gestione del depuratore. Per ridare rilancio e credibilità al Consorzio stesso ei era inteso commissariare ed il mio compito principale era quello di convocare le elezioni per nuovi organismi. Cosa che ho fatto, le votazioni si dovevano tenere lo scorso 2 aprile, ma degli ex consiglieri hanno impugnato sia la delibera di convocazione delle elezioni sia quella della nomina del commissario, il Tar di Pescara ha sospeso le elezioni perché vuole entrare nel merito e lo farà il 17 luglio, quindi per le elezioni è tutto rinviato. In questo periodo comunque ho cercato di gestire il Consorzio con le attività che stava portando avanti. Mi sono trovato davanti un Bilancio che vedeva ridotte le entrate per oltre 4 milioni, questo sta a significare delle grandi difficoltà per il Consorzio stesso. Ho cercato innanzitutto di ridurre le spese in primis sul personale, incentivando all’esodo, sono andate in pensione quattro persone, riducendo gli straordinari, gli incentivi per la reperibilità, ricorrendo alla Cassa Integrazione in deroga regionale per sei dipendenti, ma soprattutto cercando di attivare una serie di strumenti che anziché essere esternalizzati devono tornare indietro per gli impiegati che avevamo con tutta la riscossione della contribuenza sulla quale andremo a risparmiare 250 mila euro l’anno. In più ho applicato un regolamento per le concessioni idriche, attraverso questa operazione andremo ad incassare ulteriori 400 mila euro. Tutta l’operazione risparmio nella gestione ha significato un risparmio di oltre 1,5 milioni. Poi ho attivato la gara per la tesoreria, la gara per l’energia elettrica, ho dato impulso soprattutto all’attività degli investimenti. Tra i progetti in corso di appalto ed i progetti che sta redigendo il Consorzio ha una mole di risorse per oltre 20 milioni, finanziata dalla Regione Abruzzo sia per il sistema idrico, per la depurazione, che per la diga di Penne. Inoltre per partcipare ad un bando del Ministero delle Politiche Agricole ho istituito delle risorse soprattutto per il sistema irriguo ed ho attivato del personale tecnico interno, senza dare incarico esterno, con un progetto di 20 milioni per sostituire l’attuale rete irrigua con tubi in cemento amianto con tubi in polietilene. Questa è un’opera che costerà 20 milioni, questo perché i tubi in cemento di amianto presentano una non certezza per quanto riguarda la salute e la salubrità dell’acqua e in più si rompono continuamente, così si risparmia molto nela gestione della manutenzione. Poi ho cercato di mettere in attività due opere nel tempo abbandonate a se stesse come l’impianto idroelettrico di Villamagna, costato 2 milioni ed abbandonato. Altri lavori sono stati fatti nella vallata del fiume di Arielli con 8,5 miliardi di vecchie lire, con condotte dove l’acqua non passa, abbiamo attivato una conferenza di servizi per vedere quale soluzione attivare affinchè l’acqua lì dentro ci passi”.

 “Infine – ha aggiunto Claudio Ruffini – ho riconsegnato una rete fognante nel comune di Ortona di oltre 2 km, l’ho attivata e l’ho consegnata alla Sasi perché potesse essere utilizzata dato che ci sono i cittadini che attendono la fognatura da oltre 15/20 anni. Insieme all’amministratore giudiziario che gestisce la depurazione siamo riusciti a fare avere la sospensione alla Motorizzazione Integrata Amministrativa, quella che dà la possibilità di gestire la depurazione conto terzi con i rifiuti, con i liquami che vengono dal settore produttivo e che il Consorzio ha sempre depurato e rappresenta circa il 50% delle entrate. Con questa revoca, avvenuta il 21 marzo, che sarà perfezionata dalla conferenza dei servizi indetta dalla Regione il 7 aprile e l’attività del depuratore per conto terzi torna a pieno regime con maggiori controlli sia in ingresso (non tutti i liquami potranno essere depurati), sopratuttto dovranno essere controllati in uscita, la depurazione dovrà essere perfetta, non deve dare possibilità di inquinamento nel corpo ricettore, quindi nel mare”.

 “Rassicuro gli iscritti – conclude Ruffini – perché permetteremo di avere quelle risorse per gestire gli impianti irrigui e non chiedere, se non un contributo di solidarietà rispetto alle attuali contribuenze, agli associati ulteriori risorse. Quindi non abbiamo gravato più di tanto la contribuenza, abbiamo lavorato in modo che o si evitava di mandare a casa le persone o in modo che di tassare in modo spropositato. Gli obiettivi sono stati quindi raggiunti o attivati in una fase avanzata”.

 Al posto di Claudio Ruffini è stata nominata Luciana Di Pierdomenico.

 

Francesco Rapino