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Chieti, Confartigianato chiede di facilitare l’accesso al credito

Chieti. Tassi d’interesse dei prestiti schizzati alle stelle rispetto ad un anno fa, meno finanziamenti erogati alle imprese del territorio e una burocrazia che resta ingessata per quanto riguarda le attività imprenditoriali.

E’ quanto dice un’indagine condotta dall’Ufficio studi di Confartigianato e riferita all’ultimo scorcio dell’anno appena concluso. La situazione è allarmante anche alla luce delle previsioni del Fondo Monetario Internazionale che, per il 2012, parlano di un calo del 2,2% del Pil nazionale. Ma a preoccupare è lo stato di salute dell’economia provinciale, in pratica ferma al palo con le imprese che fanno fatica a chiedere e ottenere finanziamenti convenienti. Non a caso i tassi di interesse applicati dalle banche alle aziende del territorio per prestiti fino a 250 mila euro hanno toccato, a dicembre 2011, la soglia ragguardevole del 5,28%. Ovvero l’1,71% in più rispetto all’anno predente. In calo, poi, i finanziamenti erogati alle piccole imprese. A novembre 2011 la quantità di prestiti concessi ad imprese teatine con meno di 20 addetti è scesa dello 0,3% rispetto a giugno 2011. Urge, quindi, voltare pagina. Confartigianato presenta la sua personale ricetta specie alla Provincia, bloccata da tempo su tutto quanto concerne impresa ed economia locale.

“Bisogna tornare a favorire subito l’accesso al credito da parte delle imprese e sbloccare i crediti vantati dalle aziende nei confronti della pubblica amministrazione. Sollecitiamo inoltre – spiega Daniele Giangiulli, direttore provinciale Confartigianato Chieti – la pubblicazione del bando annunciato dalla Camera di commercio per sostenere i consorzi fidi teatini. La Provincia di Chieti è destinataria anche di un altro appello accorato. E’ fondamentale – aggiunge Giangiulli – razionalizzare la spesa accorpando i tre Patti Territoriali esistenti al pari degli altri enti di emanazione provinciale. Infine chiediamo sempre alla Provincia di Chieti di ridurre in fretta la burocrazia legata alle autorizzazioni che frenano la competitività delle imprese sul territorio.”