Indagate 66 persone. Il provvedimento è stato emesso questa mattina dal gip del Tribunale di Vasto. Come spiegato dal colonnello Giuseppe Cavallari, con l’operazione di oggi “è stata disposta una importante misura patrimoniale antimafia sul presupposto che i soggetti abbiano investito proventi illeciti nell’acquisto di beni di cui non siano in grado di dimostrare la provenienza lecita. E’ la terza volta, nell’arco dell’ultimo triennio, che a Vasto viene eseguita una misura patrimoniale antimafia”.
Gli arresti sono il culmine di un’indagine diretta dalla Procura di Vasto che ha interessato l’Abruzzo e altre sei regioni del centro nord. I carabinieri di Chieti, insieme ad altri comandi, hanno eseguito 63 ordinanze di custodia cautelare in carcere e operato altri tre arresti in flagranza di reato, emesse a carico di altrettanti soggetti indagati a vario titolo per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi.
Tra i nomi spicca quello di Lorenzo Cozzolino, 42 anni e della moglie Belsole Italia, 28enne, originari rispettivamente di Cercola e San Giorgio a Cremano, ma residenti a Gissi. Tra i destinatari compare anche un romano, ieri condannato ad anni sei di reclusione, insieme a un nordafricano che ha riportato invece una condanna a otto anni.
In particolare i provvedimenti hanno per oggetto: la somma contante di 38.760,60 euro; 4 assegni bancari per un totale di 22.250,00 euro; un conto corrente acceso presso il Banco di Napoli di Ercolano (Napoli), una carta Postapay; 2 motocicli (YamahaXT 600 e Honda XL 700 del valore complessivo di circa 12.000,00); 3 autovetture (Audi A3, Fiat 500, Opel Corsa, per un valore complessivo di 25.000,00 euro circa); 3 immobili ubicati due a Portici (per un valore complessivo di circa un milione di euro) e uno a Roma ( per un valore di circa 1,5 milioni di euro); un terreno agricolo, di 3800 metri quadri (in provincia di Roma, del valore di circa 300 mila euro).
I provvedimenti, come ricorda il procuratore capo della repubblica di Vasto, Francesco Prete, sono stati notificati agli interessati presso le case circondariali di Vasto, Foggia, Napoli-Poggioreale, Chieti, Salerno, Pescara, Catania, Teramo e Larino (Chieti), dove si trovano reclusi in attesa di giudizio.