Le fiamme, che hanno interessato un’area di circa 40.000 mq, sono state domate nel tardo pomeriggio, grazie ad una squadra dei Vigili del Fuoco di Ortona. Nei giorni seguenti i Carabinieri Forestale, attraverso il metodo delle evidenze fisiche (M.E.F.), tecnica basata sull’identificazione e lo studio dei segni di passaggio del fuoco sulla vegetazione e sul terreno, sono risaliti al punto d’innesco dell’incendio: l’origine delle fiamme corrispondeva al luogo in cui erano state bruciate ramaglie ed altri scarti vegetali e tagliati alcuni arbusti.
La responsabile, una donna di 68 anni, è stata quindi denunciata alla Procura della Repubblica di Chieti per incendio boschivo colposo e rischia da uno a cinque anni di reclusione.
La stagione estiva non è ancora iniziata, ma i Carabinieri forestale sono già impegnati nello svolgimento delle indagini finalizzate ad accertare le cause e gli eventuali autori degli incendi boschivi che colpiscono le zone rurali e montane del territorio teatino.
L’abbruciamento di residui vegetali, pratica agricola molto frequente, costituisce nel chietino la prima causa di incendi boschivi colposi: il mancato rispetto delle regole e dei divieti previsti dalla normativa in materia, l’imperizia e l’imprudenza nel compiere tali attività, spesso si traducono, oltre che nell’irrogazione di sanzioni ai responsabili, nella distruzione di interi boschi e nel concreto pericolo per l’incolumità della popolazione dei luoghi colpiti.