L’Azienda Sanitaria si è impegnata a corrispondere alla ditta appaltatrice i 5 milioni di euro residui del finanziamento a disposizione per il completamento dell’opera secondo quanto previsto dalla variante al progetto originario: due sale operatorie, non “open space” ma tecnologicamente all’avanguardia, sale di emodinamica e la sistemazione delle aree comuni e degli spazi nei 9 piani restanti, che ospiteranno diversi ambulatori, consentendo una riorganizzazione degli spazi e delle attività del “SS. Annunziata”. Con la cifra a disposizione l’opera dovrà essere ultimata in tutte le sue parti e resa funzionale e funzionante. Da parte sua l’Ati ha garantito di riconsegnare l’opera entro maggio 2012.
Sono stati rimossi, quindi, gli ostacoli amministrativi che avevano rallentato i lavori, che invece ora possono ripartire a pieno regime.
Non è mancato, però, il colpo di scena, perché pochi minuti prima della firma del contratto una delle imprese del raggruppamento, la Guerrato, si è smarcata dall’Ati dichiarandosi non disponibile alla sottoscrizione dell’atto di sottomissione, facendo un passo indietro rispetto ai contenuti del verbale di accordo siglato lo scorso 6 luglio dalla capofila in rappresentanza di tutta l’Ati e della stessa Guerrato, presente all’incontro.
Una nota stonata, che tuttavia non incide sulla ripresa dei lavori e sul crono-programma, che d’ora in avanti scandirà i tempi del completamento dell’opera.
Soddisfatto il Direttore Generale della Asl, Francesco Zavattaro. “Abbiamo profuso un grande impegno” ha detto “perché la nuova Cardiochirurgia fosse portata a termine, smentendo le malelingue che avevano attribuito allo stop dei lavori un significato diverso, insinuando l’esistenza di un disegno di natura oscura finalizzato a portare via da Chieti un’alta specializzazione come quella cardiochirurgica. In più occasioni avevo chiarito la natura dei problemi che impedivano la prosecuzione dell’opera, rimarcando sempre la ferma volontà dell’Azienda e della Regione di portarla invece a compimento. Abbiamo messo in campo impegno e buona volontà, oltre alla chiarezza progettuale che ci permette, ora, di approdare a una realizzazione possibile, tecnologicamente avanzata e sostenibile sotto il profilo dei costi. E i risultati sono arrivati”.